Fisco Surroga mutuo nel modello 730: come detrarre gli interessi passivi

Surroga mutuo nel modello 730: come detrarre gli interessi passivi

Guida pratica alla detrazione degli interessi passivi per mutui rinegoziati nella dichiarazione dei redditi 2025.

25 Giugno 2025 16:30

Quando si parla di rinegoziazione del mutuo per la prima casa, molti si chiedono se sia possibile continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiana. In effetti, la legge tutela chi decide di modificare le condizioni del proprio mutuo ipotecario, garantendo la possibilità di detrarre gli interessi passivi anche dopo aver rinegoziato il finanziamento.

Vediamo quindi come funziona la detrazione, quali sono le regole per la dichiarazione redditi e come compilare correttamente il modello 730 per non perdere nemmeno un euro di vantaggio fiscale.

Detrazione degli interessi passivi dopo la rinegoziazione

La normativa, nello specifico l’articolo 15 del TUIR, prevede che la detraibilità degli interessi passivi sia confermata fino a un massimo di 4.000 euro annui, anche nel caso in cui il contribuente decida di rivedere le condizioni del proprio mutuo ipotecario.

In sostanza, non si perde il diritto alla detrazione se si modifica il contratto, a patto che il finanziamento sia sempre finalizzato all’acquisto dell’abitazione principale. Il calcolo della quota detraibile si effettua in modo proporzionale, considerando il rapporto tra il capitale residuo del vecchio mutuo, gli oneri accessori (come rate arretrate, interessi maturati e spese di estinzione anticipata) e l’importo del nuovo finanziamento.

Un passaggio che merita attenzione, perché permette di ottimizzare il beneficio fiscale e, allo stesso tempo, di non incorrere in errori che potrebbero costare caro.

Compilazione della dichiarazione redditi: attenzione ai dettagli

Un aspetto che spesso viene sottovalutato riguarda la corretta compilazione della dichiarazione redditi. Qui, la precisione è tutto: basta una svista per compromettere la detrazione spettante.

Nel modello 730, ad esempio, bisogna compilare con cura il rigo E7 per indicare gli interessi pagati sul mutuo prima casa, mentre per le altre tipologie di mutui agevolabili si utilizzano i righi da E8 a E10, ciascuno con un codice specifico. Nel Modello Redditi PF, invece, si utilizza il rigo RP7, distinguendo tra mutui stipulati entro il 2022 e quelli successivi o oggetto di modifiche.

Un’attenzione particolare va posta all’inserimento degli importi nelle colonne corrette, perché solo così si può massimizzare il vantaggio fiscale e, soprattutto, evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ottimizzare il beneficio fiscale: consigli pratici

Chi si trova ad affrontare una rinegoziazione del mutuo deve ricordare che la possibilità di detrarre gli interessi passivi rappresenta un’opportunità concreta per alleggerire il peso delle rate. Per sfruttare al meglio questo vantaggio, è fondamentale conservare tutta la documentazione relativa sia al vecchio che al nuovo mutuo ipotecario, prestando attenzione agli oneri accessori e alle eventuali spese di rinegoziazione.

Inoltre, la corretta compilazione della dichiarazione redditi e del modello 730 non è solo una formalità, ma il vero segreto per ottenere il massimo risparmio fiscale possibile. Un piccolo sforzo di precisione oggi può tradursi in un risparmio significativo domani, senza rinunciare a nessuno dei diritti previsti dalla legge.

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