Canone Rai 2025: come evitare l’addebito in bolletta
Canone Rai 2025: categorie esenti, scadenze e modalità per presentare la dichiarazione ed evitare l'addebito automatico.
Fonte immagine: ansa
Il Canone Rai continua a far discutere, soprattutto in vista delle nuove modalità di riscossione previste per il 2025. Nonostante l’obbligo di pagamento per molti, esistono precise categorie di cittadini che possono evitare questa spesa seguendo procedure puntuali e rispettando scadenze rigorose.
Vediamo come muoversi per non ritrovarsi con novanta euro in più nella bolletta dell’energia e quali sono le strade da percorrere per ottenere l’esonero.
Chi ha diritto all’esenzione: i casi previsti dalla legge
Non tutti sono obbligati a versare il Canone Rai. Le maglie della normativa prevedono la possibilità di accedere all’esenzione del canone in presenza di specifiche condizioni. Prima di tutto, chi non possiede alcun apparecchio televisivo può dichiararlo tramite autocertificazione e sottrarsi così all’addebito automatico.
Un altro caso riguarda gli anziani che abbiano compiuto almeno 75 anni e che possiedano un reddito familiare annuo non superiore a 8.000 euro: per loro la legge apre le porte all’esenzione totale. Non meno importante, diplomatici e militari stranieri accreditati in Italia non sono tenuti al pagamento. Attenzione però: la richiesta di esonero va presentata ogni anno, pena la perdita del beneficio.
Scadenze e modalità operative: come presentare la domanda
Quando si parla di burocrazia, le scadenze sono tutto. Per ottenere l’esenzione per l’intero anno 2025, la domanda deve arrivare entro il 31 gennaio.
Chi invece si muove in ritardo, ma entro il 30 giugno, potrà beneficiare dell’esonero solo per il secondo semestre. La procedura può essere espletata in tre modi:
- attraverso il portale online dell’Agenzia Entrate;
- via PEC all’indirizzo ufficiale con firma digitale;
- con raccomandata senza busta direttamente all’Agenzia delle Entrate di Torino.
Ogni passaggio deve essere curato nei dettagli, perché basta un errore o un ritardo per vedersi negare l’esonero.
Durata, rinnovo e gestione degli errori: cosa sapere per non sbagliare
L’esenzione ha una validità di un solo anno e va rinnovata con puntualità: chi dimentica di ripresentare la domanda rischia di vedersi addebitare il Canone Rai nella bolletta dell’energia senza possibilità di appello.
Se invece il pagamento avviene per errore, si può chiedere il rimborso al proprio fornitore entro il 30 giugno dell’anno successivo. Da non sottovalutare il caso di cambio fornitore: le rate del canone vengono ripartite in base ai mesi di competenza tra il vecchio e il nuovo operatore.
In definitiva, chi vuole evitare brutte sorprese deve prestare attenzione a ogni dettaglio, controllare la propria posizione e non lasciare nulla al caso: la differenza, in questi casi, la fa la precisione.
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