Esenzione Canone Rai: i veri costi e la procedura per disattivare l’antenna
Scopri come risparmiare sul canone Rai eliminando il segnale TV terrestre o satellitare e adottando lo streaming. Costi e vantaggi spiegati.
Fonte immagine: ansa
Quante volte ti sei chiesto se davvero sia ancora necessario pagare il canone Rai, soprattutto in un’epoca in cui la TV tradizionale sembra ormai un lontano ricordo? Oggi, con la rivoluzione digitale che ha cambiato le nostre abitudini, la risposta potrebbe sorprenderti.
Pper chi utilizza esclusivamente dispositivi come computer, smartphone o tablet per accedere ai contenuti in streaming, la tanto odiata tassa sulla televisione potrebbe diventare solo un ricordo del passato. E non si tratta di semplici voci di corridoio: la conferma arriva direttamente dalle FAQ ufficiali dell’emittente pubblica, che aprono la porta a un’esenzione completa per chi abbandona il vecchio televisore.
Come funziona l’esenzione dal canone: streaming sì, antenna TV no
Il punto chiave è che l’esenzione del canone Rai non è automatica: bisogna rispettare alcune condizioni precise. Se guardi solo Netflix, YouTube o RaiPlay e non possiedi nessun apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo terrestre o satellitare, puoi davvero dire addio al pagamento annuale.
Ma attenzione: dispositivi come i decoder satellitari Tivùsat o quelli delle pay-TV sono considerati a tutti gli effetti come televisori, quindi chi li utilizza dovrà continuare a versare il contributo. La differenza la fa proprio la presenza o meno di un dispositivo in grado di ricevere il segnale tramite antenna TV. È fondamentale, quindi, valutare attentamente quali apparecchi si hanno in casa prima di procedere con la richiesta di esenzione.
Come liberarsi del canone Rai: la guida pratica
Per chi vive in una casa indipendente, la soluzione per evitare di pagare il canone Rai è semplice ma richiede un piccolo investimento: occorre smontare l’antenna dal tetto o, in alternativa, disconnettere il cavo di discesa che collega la TV all’impianto.
Nei condomini, invece, basta assicurarsi che nessun televisore sia collegato alla presa centralizzata. Il costo per questa operazione si aggira intorno ai 100 euro, una cifra che comprende sia la manodopera (in media tra i 70 e i 150 euro) sia il diritto di chiamata (30-50 euro). Un esborso una tantum che, a conti fatti, si ripaga in tempi brevi: già dal 2025 si potrebbe risparmiare metà canone (circa 45 euro), mentre dal 2026 il risparmio sarebbe totale, evitando di pagare i consueti 90 euro annui.
Un cambiamento nelle abitudini degli italiani
Questa nuova possibilità di ottenere l’esenzione dal canone Rai riflette un cambiamento profondo nelle abitudini degli italiani, sempre più orientati verso contenuti digitali e piattaforme di streaming. Il vecchio modello televisivo, legato all’antenna e ai palinsesti rigidi, lascia spazio a una fruizione più libera e personalizzata.
Se anche tu sei tra coloro che hanno detto addio al televisore tradizionale, forse è arrivato il momento di cogliere questa opportunità e liberarti una volta per tutte dal peso del canone Rai. Un piccolo passo che può trasformarsi in un grande risparmio e, perché no, in una nuova libertà di scelta.
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