Lavoro Infermieri, via libera al nuovo contratto: aumenti salariali e scatti automatici

Infermieri, via libera al nuovo contratto: aumenti salariali e scatti automatici

Nuovo contratto per gli infermieri con aumenti salariali medi e importanti innovazioni normative per i dipendenti del SSN.

19 Giugno 2025 13:00

Il CCNL Sanità per il triennio 2022-2024 è finalmente realtà: il 18 giugno 2025 è stato siglato un accordo che promette di portare una ventata di aria nuova tra le corsie degli ospedali e negli uffici del Servizio Sanitario Nazionale. Per oltre 580.000 infermieri, l’intesa si traduce in un aumento medio di 172 euro lordi al mese, distribuiti su tredici mensilità. Un segnale forte, che arriva dopo mesi di attesa e confronto acceso, e che intende rispondere almeno in parte alle esigenze di chi, ogni giorno, tiene in piedi la sanità pubblica italiana.

Gli aumenti salariali previsti dal nuovo contratto non sono solo numeri su carta, ma rappresentano un riconoscimento concreto del valore e della fatica degli infermieri. Nel dettaglio, i 172 euro medi si articolano in 135 euro di incremento sullo stipendio tabellare, 15,66 euro sull’indennità infermieristica, 6,52 euro sull’indennità di pronto soccorso e 15,52 euro sui fondi decentrati. Il pacchetto economico complessivo raggiunge così la ragguardevole cifra di 1,784 miliardi di euro. Numeri che, almeno sulla carta, dovrebbero dare una scossa positiva alle buste paga di infermieri, tecnici e operatori sanitari, spesso messi a dura prova da turni massacranti e responsabilità crescenti.

Non solo contratto infermieri: nuove regole per una sanità che cambia

Non solo portafoglio: il nuovo contratto introduce una serie di innovazioni normative che promettono di cambiare il volto del lavoro nel settore sanitario. Tra le novità più rilevanti spiccano la possibilità di avanzare nella carriera anche senza la laurea magistrale, una maggiore flessibilità grazie all’estensione del lavoro agile, l’esonero anticipato dai turni notturni a 60 anni (invece dei precedenti 62) e un rafforzamento delle tutele contro le aggressioni, con la garanzia di patrocinio legale e supporto psicologico gratuiti. Un pacchetto di misure che cerca di intercettare le nuove esigenze di un settore in costante evoluzione, dove il benessere del personale diventa sempre più centrale.

Il percorso che ha portato alla firma non è stato privo di ostacoli: il fronte sindacale si è spaccato, con Nursind, Cisl e Fials favorevoli all’accordo, mentre Cgil, Uil e Nursing Up hanno detto no, giudicando insufficiente un aumento del 6,8% a fronte di un’inflazione che ha toccato il 17%. Nonostante ciò, il rinnovo del CCNL Sanità rappresenta un passo avanti, seppur non definitivo, verso il riconoscimento e la valorizzazione del personale sanitario. Le critiche dei sindacati non firmatari, tuttavia, lasciano intravedere che la partita è tutt’altro che chiusa: all’orizzonte si profilano nuove trattative e possibili tensioni, a conferma che la ricerca di stabilità e dignità per i numerosi infermieri che prestano lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale resta una sfida aperta.

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