Nuove tasse UE sui pacchi e-commerce: impatto su Temu e Shein
Nuova tassa UE sui pacchi e-commerce sotto i 150 euro. Colpite Temu e Shein. Obiettivo: riequilibrare il mercato e sostenere le dogane europee.
L’Unione Europea si prepara a introdurre una nuova misura fiscale destinata a trasformare il panorama del mercato digitale. Una proposta, avanzata dal Commissario al Commercio Maroš Šefčovič, prevede una tassa di 2 euro su ogni pacco importato di valore inferiore a 150 euro. Questo intervento mira principalmente a regolare l’afflusso di ben 4,6 miliardi di articoli a basso costo, spesso provenienti da piattaforme come Temu e Shein, che attualmente godono di esenzioni dai dazi doganali.
Cosa prevede la proposta UE
La proposta si articola su due fronti principali. Da un lato, mira a ridurre il carico di lavoro delle dogane europee, sempre più sotto pressione a causa dell’aumento delle spedizioni internazionali. Dall’altro, si propone di creare condizioni più eque per i venditori locali, spesso penalizzati dalla concorrenza sleale di prodotti a basso costo.
Una parte del gettito generato da questa nuova tassa sarà destinata a finanziare le attività doganali, mentre il resto confluirà nel bilancio UE, contribuendo a rafforzare le risorse dell’Unione.
La misura prevede inoltre un’ulteriore imposta di 0,50 euro per ogni articolo destinato ai magazzini, un dettaglio che ha trovato particolare sostegno in Francia. Parigi spinge per una revisione complessiva delle esenzioni fiscali e per un possibile incremento della tassa stessa, segnalando un approccio deciso per riequilibrare il mercato.
Temu e Schein nel mirino delle nuove tasse UE
Le piattaforme cinesi come Temu e Shein, già nel mirino per la qualità spesso discutibile dei loro prodotti cinesi, potrebbero essere costrette a rivedere le loro strategie. Questi colossi hanno costruito il loro successo su prezzi estremamente competitivi e spedizioni gratuite, fattori che hanno messo in difficoltà i produttori europei. Tuttavia, l’introduzione di questa tassa potrebbe rappresentare un punto di svolta, obbligandoli a migliorare la qualità dei loro prodotti e a prestare maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale.
Questa iniziativa ha raccolto ampio consenso tra gli Stati membri dell’Unione Europea, anche se restano da chiarire gli effetti pratici della sua implementazione. Si teme che l’introduzione di nuove tasse possa influenzare le abitudini d’acquisto dei consumatori europei, spingendoli a cercare alternative più economiche o a ridurre i loro acquisti online.
In sintesi, la “tassa pacchi e-commerce” rappresenta un tentativo ambizioso di regolare un mercato in rapida crescita, bilanciando le esigenze di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Se ben implementata, potrebbe segnare una svolta per il settore, rendendo il commercio digitale più equo e trasparente, a beneficio sia dei consumatori che dei produttori locali.
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