Finanza Personale Mercati in allarme: il Giappone affronta una crisi del debito senza precedenti

Mercati in allarme: il Giappone affronta una crisi del debito senza precedenti

Il Giappone fronteggia una crisi del debito pubblico: rendimenti record, difficoltà economiche e il ruolo della Bank of Japan in primo piano.

21 Maggio 2025 15:45

Il Giappone si trova a fronteggiare una crisi economica senza precedenti, con il debito pubblico che, secondo le previsioni, raggiungerà il 234,9% del PIL entro il 2025. Questo dato impressionante supera di gran lunga quello della Grecia durante la sua crisi del debito, come sottolineato dal primo ministro Shigeru Ishiba. Il panorama è reso ancora più complesso dall’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato e dal calo di fiducia degli investitori.

Un segnale allarmante è arrivato dall’asta dei titoli di Stato a 20 anni tenutasi il 20 maggio, dove il bid-to-cover ratio è sceso ai minimi dal 2012. I rendimenti dei bond hanno raggiunto livelli record, con il 2,555% per i ventennali, il 3,14% per i trentennali e il 3,6% per i quarantennali. Anche i titoli a breve scadenza non sono stati risparmiati: i decennali hanno toccato l’1,525%, i quinquennali l’1,015% e i biennali lo 0,73%. Questo aumento riflette una crescente preoccupazione sulla sostenibilità del debito.

La Bank of Japan, dopo anni di politiche di Quantitative Easing, ha intrapreso una nuova direzione con il Quantitative Tightening. L’istituto ha ridotto gli acquisti trimestrali di 400 miliardi di yen, con l’obiettivo di dimezzarli entro marzo 2026. Tuttavia, questa strategia sta generando incertezze tra gli operatori di mercato, preoccupati per l’impatto che potrebbe avere sulla già fragile economia del paese.

Giappone e debito: la situazione economica generale

La situazione economica generale del Giappone non offre sollievo. Nel primo trimestre del 2025, il PIL ha subito una contrazione dello 0,7%, un dato peggiore delle aspettative. A questo si aggiungono le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, che potrebbero culminare in dazi reciproci fino al 24% entro luglio. Questi sviluppi rischiano di aggravare ulteriormente il quadro economico.

Il ministro delle Finanze Katsunobu Kato ha lanciato un appello alla fiducia, avvertendo che un suo calo potrebbe innescare un pericoloso circolo vizioso di tassi crescenti, indebolimento dello yen e inflazione eccessiva. Tuttavia, i segnali provenienti dal mercato obbligazionario indicano che il percorso verso il risanamento sarà lungo e difficile.

La sfida per il Giappone non è solo economica ma anche politica e sociale. Con un debito pubblico in costante aumento e un mercato obbligazionario sotto pressione, il paese si trova a un bivio. Il futuro dipenderà dalla capacità del governo e della Bank of Japan di bilanciare le politiche fiscali e monetarie, mantenendo al contempo la fiducia degli investitori. Solo attraverso un approccio coordinato e strategico sarà possibile affrontare le sfide che attendono il paese.

In conclusione, il Giappone sta vivendo una fase critica della sua storia economica. L’aumento dei rendimenti bond giapponesi e la fragilità del sistema finanziario sono sintomi di una crisi più profonda. Mentre il governo e la Bank of Japan cercano soluzioni, il resto del mondo osserva con attenzione, consapevole che le decisioni prese a Tokyo potrebbero avere ripercussioni globali. La crisi economica Giappone rappresenta non solo una sfida interna, ma anche un test per la resilienza del sistema economico internazionale.

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