Fisco Bonus Asilo Nido: INPS chiede restituzioni fino a 10.000 €, cosa sta succedendo

Bonus Asilo Nido: INPS chiede restituzioni fino a 10.000 €, cosa sta succedendo

Richieste INPS per il Bonus Asilo Nido 2025: motivazioni, importi basati sull'ISEE e documentazione necessaria. Evita indebite percezioni.

4 Luglio 2025 10:30

Negli ultimi giorni, una vera e propria ondata di preoccupazione ha travolto molte famiglie della provincia di Salerno: l’INPS ha infatti avviato una massiccia campagna di richieste di restituzione Bonus Asilo Nido, chiedendo indietro cifre che, in alcuni casi, superano addirittura i 10.000 euro.

Una situazione che sta facendo tremare non poche famiglie, molte delle quali si dichiarano assolutamente certe di aver rispettato ogni procedura prevista e di aver inviato tutta la documentazione richiesta nei tempi stabiliti. Eppure, le notifiche sono arrivate, e con esse il conto da saldare entro appena trenta giorni.

La voce delle famiglie: tra sconcerto e incertezza

Nonostante le motivazioni dell’INPS facciano riferimento a presunte “indebite percezioni” del beneficio, la reazione delle famiglie non si è fatta attendere: in molti, infatti, respingono al mittente ogni accusa, sottolineando di aver sempre rispettato i requisiti e di aver prodotto ogni attestazione richiesta.

È chiaro, dunque, quanto sia fondamentale prestare massima attenzione alla compilazione delle domande e alla verifica dei requisiti: basta un dettaglio fuori posto e il rischio di ricevere richieste di restituzione diventa più che concreto.

Come cambia il Bonus Asilo Nido nel 2025

Per il prossimo anno, il Bonus Asilo Nido si conferma come un sostegno essenziale per le famiglie con bambini sotto i tre anni iscritti ad asili nido autorizzati o che necessitano di assistenza domiciliare per patologie croniche certificate. Gli importi previsti, come sempre, sono strettamente legati all’ISEE e alla data di nascita del bambino.

Per i nati prima del 2024, si va da un massimo di 3.000 euro annui (con ISEE fino a 25.000 euro) a 1.500 euro annui (con ISEE oltre 40.000 euro). Per i nati dal 1° gennaio 2024, la soglia sale a 3.600 euro annui per chi ha un ISEE fino a 40.000 euro, mentre resta invariata a 1.500 euro per le fasce più alte. Un dettaglio che, come spesso accade, può fare la differenza nella gestione del bilancio familiare.

Scadenze e controlli: l’importanza della precisione

Attenzione massima alle scadenze: la domanda per il Bonus Asilo Nido deve essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, mentre la documentazione delle mensilità va trasmessa entro il 30 aprile dell’anno successivo.

Ogni passaggio deve essere seguito con scrupolo: una distrazione, una dimenticanza o un errore formale possono trasformarsi in un boomerang, con richieste di restituzione che rischiano di mettere in seria difficoltà il bilancio familiare. In un contesto così delicato, la parola d’ordine resta una sola: attenzione, perché ogni dettaglio può fare la differenza tra un aiuto prezioso e una spiacevole sorpresa.

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