Trump sospende i costosi Patriot: Ucraina senza difesa contro i russi
La sospensione dei sistemi Patriot dagli USA espone l'Ucraina a gravi rischi. Analisi delle conseguenze militari ed economiche.
Fonte immagine: ansa
Il fragile equilibrio della difesa aerea ucraina si trova oggi di fronte a una tempesta perfetta: la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti, in particolare i costosi Patriot, ha aperto una breccia che rischia di trasformarsi in un vero e proprio varco per le minacce missilistiche russe.
L’insicurezza cresce a vista d’occhio, e le prospettive per Kiev non sono mai state così incerte. In un momento in cui la pressione sul fronte orientale si fa sempre più asfissiante, la protezione dei cieli ucraini appare come un lusso che rischia di sfuggire di mano.
Lo stop ai costosi sistemi Patriot: una scelta che pesa
La decisione dell’amministrazione Donald Trump di bloccare l’invio dei costosi sistemi Patriot rappresenta un vero e proprio colpo al cuore della strategia difensiva ucraina. Con appena sei batterie attive, la coperta è corta: si salvaguardano la capitale e poche infrastrutture nevralgiche, ma il resto del territorio resta esposto come una città senza mura.
Il costo proibitivo di ogni sistema Patriot sono milioni di dollari che l’Ucraina non può permettersi senza sostegno internazionale aggrava ulteriormente la situazione, lasciando Kiev in una posizione di estrema vulnerabilità.
L’Europa osserva, ma non si muove
Mentre i riflettori sono puntati sugli Stati Uniti, l’Europa rimane sulla difensiva. Pur disponendo di un centinaio di Patriot, i governi europei mostrano una riluttanza quasi cronica a cedere le proprie risorse, preoccupati da questioni di sicurezza interna.
Le alternative, come i sistemi Samp/T franco-italiani, si rivelano spesso un compromesso al ribasso: non riescono a offrire le stesse garanzie contro i missili balistici e da crociera, lasciando l’Ucraina in una condizione di dipendenza strutturale. La fragilità del sistema difensivo europeo emerge con forza, mettendo in luce le contraddizioni di un continente che discute molto ma agisce poco.
Una crisi sicurezza che chiede risposte concrete
In questo scenario, la crisi ucraina diventa uno specchio delle debolezze occidentali. Il piano ReArm Europe, pur ambizioso nelle intenzioni, appare lontano dalle esigenze immediate di Kiev. La posta in gioco è alta: senza un’accelerazione decisa della cooperazione internazionale, sia sul piano finanziario che tecnologico, l’Ucraina rischia di trovarsi irrimediabilmente scoperta.
In gioco non c’è solo la sopravvivenza di uno Stato, ma la credibilità dell’intero sistema di alleanze occidentali. In tempi in cui la deterrenza è tutto, lasciare la difesa aerea ucraina senza copertura di Patriot significa accettare il rischio di nuove, drammatiche escalation.
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