Finanza Dazi UE-USA al 15%: cosa entra e cosa no nell’accordo con Washington

Dazi UE-USA al 15%: cosa entra e cosa no nell’accordo con Washington

L'accordo UE-USA fissa dazi al 15% su auto e tecnologia, include impegni su energia e chip AI. Ecco come cambiano i rapporti commerciali transatlantici.

22 Agosto 2025 12:40

La storica intesa siglata lo scorso 21 agosto 2025 segna un vero spartiacque nelle relazioni commerciali tra la Unione Europea e gli Stati Uniti. Questa convergenza, maturata dopo lunghe trattative, abbassa i dazi su una vasta gamma di prodotti europei, offrendo un’opportunità senza precedenti per le imprese che da anni auspicavano maggiore stabilità. Sebbene alcuni settori restino esclusi dalle agevolazioni, il ritocco delle aliquote doganali rappresenta un passo deciso verso un approccio più collaborativo.

Riduzione delle barriere doganali

Per il settore delle automobili, la riduzione delle tasse di importazione risulta particolarmente vantaggiosa, dato che i precedenti dazi potevano arrivare fino al 27,5%. Ma la trasformazione tocca anche altri settori nevralgici: prodotti farmaceutici, semiconduttori e componenti industriali potranno godere di condizioni meno pesanti per le esportazioni.

Cosa resta fuori dall’accordo

Alcuni comparti sensibili come acciaio, alluminio e bevande alcoliche rimangono fuori dal perimetro dell’accordo, probabilmente per tutelare interessi interni alle due parti. Queste esclusioni rafforzano la necessità di un continuo dialogo politico e diplomatico, volto a risolvere gradualmente questioni ancora in sospeso e a scongiurare possibili ritorni a politiche protezionistiche.

Energia, armi e chip made in USA per la UE

La collaborazione non si esaurisce nella rimodulazione tariffaria. L’Europa ha scelto d’impegnarsi nell’acquisto di energia a stelle e strisce per 750 miliardi di dollari entro il 2028, includendo forniture di gas naturale liquefatto, petrolio e prodotti nucleari.

Contemporaneamente, almeno 40 miliardi saranno investiti in chip AI statunitensi, ritenuti fondamentali per alimentare la spinta innovativa di molti comparti tecnologici europei. Sul fronte opposto, la sponda americana accoglie con favore i 600 miliardi di capitali europei, destinati principalmente a infrastrutture, mobilità sostenibile e progetti di ricerca avanzata.

In aggiunta, la difesa si conferma un settore di crescente interesse, dato l’impegno degli Stati membri di incrementare l’approvvigionamento di equipaggiamenti militari statunitensi.

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