Finanza Dati Macroeconomici Italia: rallentamento nei prossimi mesi, indice anticipatore negativo ma non stima ancora effetto coronavirus

Italia: rallentamento nei prossimi mesi, indice anticipatore negativo ma non stima ancora effetto coronavirus

6 Marzo 2020 11:53

Il rallentamento economico dell’Italia nella prima parte del 2020 è quasi certo. Dopo le numerose stime snocciolate da esperti ed agenzie, anche l’Istat prevede tassi di crescita negativi. “L’indicatore anticipatore continua a registrare tassi di crescita negativi, evidenziando che lo scenario a breve termine della nostra economia rimane caratterizzato da prospettive di persistente debolezza dei livelli di attività economica”, si legge nella nota mensile sull’economia diffusa oggi. Una previsione che, come sottolinea la stessa Istat, non tiene ancora conto dell’effetto coronavirus e quindi potrebbe anche essere peggiore: “Anche questo indicatore non riesce ancora a stimare gli effetti legati all’emergenza sanitaria in corso”.

L’Istat rileva che le prospettive economiche internazionali rimangono caratterizzate da rischi al ribasso condizionati dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria in corso che ha accresciuto le probabilità di un forte rallentamento. L’economia italiana si affaccia a questa fase di forte instabilità con livelli di attività che, nell’ultimo trimestre del 2019, hanno mostrato diffusi segni di flessione. Nel quarto trimestre del 2019, infatti, il Prodotto interno lordo (Pil) ha registrato un -0,3% rispetto al periodo precedente.

I dati di gennaio riferiti al mercato del lavoro confermano i segnali di contrazione dei livelli di occupazione rilevati a dicembre, con una diminuzione degli occupati e un aumento dei disoccupati e degli inattivi.

Gli indici di fiducia di febbraio, che ancora non incorporano le reazioni alla piena manifestazione del contagio di Covid-19 in Italia, hanno registrato per i consumatori un peggioramento diffuso a tutte le componenti con una flessione marcata del clima futuro. L’indice di fiducia delle imprese ha, invece, mostrato un lieve miglioramento dopo il forte calo del mese precedente con indicazioni eterogenee tra i settori.