Finanza Personale Caro carburante, ecco come difendersi dai furbetti del pieno

Caro carburante, ecco come difendersi dai furbetti del pieno

12 Gennaio 2023 10:56

Dietro al caro carburanti ci sarebbero anche delle irregolarità di varia natura. Gli aumenti, che in questi giorni stanno pesando su benzina e gasolio, non sarebbero frutto unicamente delle accise. I furbetti del pieno hanno un loro ruolo.

Sono diverse le Procure che hanno aperto delle indagini sul caro carburante. La Guardia di Finanza è scesa direttamente in campo e sta effettuando dei controlli per comprendere quanto gli aumenti siano determinati dal reintegro delle accise – che fino a qualche settimana erano state ridotte – oppure se ci sia una vera e propria speculazione. La domanda, a cui si vuole rispondere, è se i furbetti del pieno si stiano dando da fare.

Caro carburanti, un tema divisivo

Sicuramente quello relativo al caro carburanti è un tema che divide l’opinione pubblica. Si sono formati due fronti contrapposti: da un lato c’è chi ritiene che i benzinai non abbiano alcuna responsabilità su questi aumenti; dall’altra ci sono quanti difendono i consumatori, che non escludono alcun tipo di ipotesi. E proprio per questo hanno intenzione di scavare a fondo per scoprire cosa stia accadendo.

Nel frattempo cosa possono fare i consumatori, per difendere il proprio portafoglio? I furbetti del pieno ci sono, ma almeno stando ai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza nel corso del 2022 non tutti i benzinai sono scorretti. In questa sede possiamo delineare quelli che sono i pericoli, che corrono gli automobilisti, e suggerire loro a cosa stare attenti.

Come difendersi dai furbetti del pieno

Sono state 5.187 le verifiche che la Guardia di Finanza ha effettuato nel corso del 2022. Nel 55% dei casi sono state appurate delle violazioni (2.809 volte) alle politiche dei prezzi. L’esposizione dei prezzi praticati è una violazione che è stata appurata in 717 casi. In molti casi mancava l’indicazione delle differenze tra il prezzo self service e quello servito. I consumatori devono prestare attenzione a questa mancanza: i prezzi esposti devono corrispondere alla richiesta di pagamento del gestore.

Le violazioni, nella maggior parte delle occasioni, hanno riguardato l’omessa comunicazione al Ministero competente, che ogni gestore è obbligato ad effettuare. Per scrupolo, i consumatori dovrebbero prestare attenzione che vi sia una ragionevole corrispondenza tra i prezzi che vengono esposti e quelli che vengono applicati.

Una delle verifiche effettuate dalla Guardia di finanza è relativa all’erogazione delle colonnine: questo, però, è un aspetto sul quale i consumatori possono avere poco controllo. Le autorità, infatti, hanno gli strumenti necessari per riuscire a verificare che ci sia un’effettiva corrispondenza tra la quantità di carburante acquistata e quelle realmente erogata, al di là dei numeri che si leggono sul display. Queste differenze possono sfuggire a chi fa il pieno: proprio per questo motivo sono al centro dei controlli. Non ci si deve mai distrarre, nel momento in cui si acquista il carburante: l’attenzione deve sempre essere alta. Non ci sono altre difese.

Una delle verifiche che sono state effettuate sono i confronti tra i costi del carburante in vendita e quello in giacenza. Il controllo serve per appurare che i benzinai non vendano a prezzi maggiorati le scorte che hanno acquistato al netto delle accise. Altra priorità della Guardia di finanza è quella di controllare che i distributori di una zona circoscritta non tentino di creare un cartello, concordando un aumento dei prezzi tra loro stessi.