Rimborso biglietto del treno in caso di sciopero: come funziona?
Tutto sui rimborsi per scioperi ferroviari: diritti dei passeggeri, procedure di richiesta e novità sui rimborsi automatici dal 2025.
Fonte immagine: Finanza.com
Nel complesso universo dei trasporti su rotaia, pochi argomenti accendono il dibattito come quello dei rimborsi per sciopero ferroviario. In un periodo in cui gli scioperi sembrano essere ormai all’ordine del giorno, conoscere i propri diritti diventa non solo utile, ma fondamentale per non trovarsi impreparati di fronte a cancellazioni, ritardi e disservizi.
Saper come muoversi tra le regole, le tempistiche e le procedure di rimborso può fare la differenza tra una giornata rovinata e una gestione consapevole dell’imprevisto.
Quando il treno si ferma: indennizzi e rimborsi
Chi viaggia spesso lo sa: basta un annuncio di sciopero e la pianificazione salta. Ecco che entrano in gioco gli indennizzi dei treni, previsti dal Regolamento europeo 2021/782, che stabilisce una serie di compensazioni in base all’entità del ritardo. Se il treno accumula tra 60 e 119 minuti di ritardo, il passeggero ha diritto a un indennizzo del 25% sul prezzo del biglietto. Se invece si superano i 120 minuti, la quota sale al 50%.
E se il treno viene cancellato? Il rimborso è totale, senza se e senza ma. Un dettaglio che non tutti conoscono: per i treni a lunga percorrenza, come Frecciarossa e Intercity, si può chiedere il rimborso anche fino a 12 mesi dopo la data del viaggio, utilizzando sia le biglietterie sia i canali digitali. Chi decide di rinunciare al viaggio, può farlo fino all’ultimo istante prima della partenza prevista.
Treni regionali e rimborso automatico: cosa cambia davvero
Il capitolo dei diritti dei passeggeri dei treni si arricchisce di nuove tutele anche per chi viaggia sui regionali. In caso di sciopero annunciato, il rimborso è garantito se la rinuncia avviene entro la mezzanotte del giorno precedente.
Ma la vera rivoluzione è arrivata a gennaio 2025: per chi acquista biglietti elettronici, scatterà il rimborso automatico per ritardi superiori ai 60 minuti, con accredito diretto sulla carta di pagamento entro 30 giorni. Un passo avanti che semplifica la vita e riduce le attese.
Chi invece possiede ancora il tradizionale biglietto cartaceo, dovrà continuare a presentare una richiesta formale. In caso di cancellazione, il passeggero con biglietto digitale potrà salire su qualsiasi altro treno sulla stessa tratta entro 4 ore, mentre con il cartaceo il termine si estende a 24 ore.
Informazione e responsabilità: la tutela del viaggiatore
Non meno importante è il tema della responsabilità delle compagnie ferroviarie, chiamate a fornire informazioni tempestive e trasparenti su ritardi, cancellazioni e scioperi. L’omissione di tali comunicazioni rappresenta una violazione vera e propria dei diritti dei viaggiatori, che possono – e dovrebbero – presentare reclami formali.
La consapevolezza dei propri diritti e delle modalità di rimborso rappresenta oggi uno strumento essenziale per affrontare con lucidità i frequenti scioperi nel settore ferroviario. Perché viaggiare informati significa viaggiare protetti.
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