Dopo il record, la flessione: Bitcoin e le altre criptovalute in rosso

Il mercato dà, il mercato toglie: dopo aver fatto registrare un nuovo record storico spingendosi sopra i 122.000 dollari, il prezzo di Bitcoin ha innescato una flessione che prosegue ormai da 24 ore e che ha trascinato verso il basso anche tutte le altre principali criptovalute (scambiale senza commissioni su eToro). Nel momento in cui pubblichiamo questo articolo, si trova a quota 117.000 dollari. L’incremento rimane comunque significativo se confrontato ai 108.000 dollari di una settimana fa.

Bitcoin è tornato ampiamente sotto i 120.000

Una dinamica intuibile, nonostante ogni previsione applicata all’ambito della finanza decentralizzata e delle blockchain sia sempre da prendere con le pinze. Come abbiamo ipotizzato ieri, molti di coloro che detenevano l’asset nel proprio portafoglio, hanno deciso di liberarsene, sfruttando la forte crescita per generare una plusvalenza, alimentando così la discesa. In particolare, una balena risalente all’era Satoshi, tra il 2009 e il 2011, ha ceduto circa 9.000 BTC, per un equivalente pari a oltre 1 miliardo di dollari. Altre più piccole hanno fatto lo stesso.

Male Dogecoin, in flessione anche le altre

Il ribasso di Bitcoin si è presto fatto sentire anche sulle altre criptovalute. Anche questa non è una sorpresa. In questo momento, nei grafici del settore domina il rosso. Con riferimento alle ultime 24 ore, ETH ha perso poco più dell’1%, XRP oltre il 2,60% e SOL il 4,2%. È andata addirittura peggio a DOGE, in calo del 5,3%. Quest’ultima in particolare, nei giorni scorsi ha beneficiato della discesa in campo di Elon Musk (da sempre suo fervente sostenitore) e della nascita dell’America Party.

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