Fisco Fatturazione elettronica: come evitare gli errori più comuni

Fatturazione elettronica: come evitare gli errori più comuni

Guida pratica per risolvere gli errori comuni nella fatturazione elettronica, con soluzioni per PMI e professionisti in Italia.

25 Giugno 2025 17:00

Quando si parla di fatturazione elettronica in Italia, si entra in un terreno dove la precisione non è mai troppa e ogni dettaglio può fare la differenza tra una gestione fluida e una sequenza di ostacoli apparentemente insormontabili.

Per PMI, professionisti e lavoratori autonomi, la strada verso la digitalizzazione dei processi fiscali è costellata di insidie che, se non affrontate con la dovuta attenzione, rischiano di trasformarsi in veri e propri grattacapi amministrativi.

Ecco perché comprendere i principali errori nella fatturazione e sapere come evitarli non è solo una buona pratica, ma una necessità imprescindibile per chi vuole lavorare senza intoppi.

Le insidie nascoste nel Sistema di Interscambio

Il Sistema di Interscambio (SdI) è, per molti versi, il crocevia obbligato di ogni fattura elettronica. Tuttavia, non sono pochi coloro che si imbattono in segnalazioni di errore che, all’apparenza, sembrano misteriose ma che, in realtà, nascondono criticità molto concrete.

Pensiamo, ad esempio, al famigerato codice errore 00001, che punisce senza appello chi sbaglia anche solo una lettera nel nome del file: qui la regola è ferrea, il file deve iniziare con “IT”, proseguire con l’identificativo fiscale e concludersi con un progressivo alfanumerico, il tutto rigorosamente in formato .xml.

E non è tutto: anche la semplice duplicazione di un nome file (codice 00002) può bloccare il flusso delle fatture, costringendo a modificare il progressivo per rimettere tutto in carreggiata.

Firma elettronica: il tallone d’Achille della digitalizzazione

Un altro punto nevralgico riguarda la firma elettronica, spesso sottovalutata ma in realtà fondamentale per garantire l’autenticità e la validità delle fatture. I codici di errore come 00100, 00101 e 00102 non lasciano scampo: se il certificato è scaduto o non valido, la fattura viene respinta senza esitazioni.

In questi casi, la soluzione passa necessariamente per l’aggiornamento tempestivo del certificato, magari affidandosi a un fornitore di fiducia che possa intervenire con rapidità e competenza. Non meno insidioso è il rispetto delle specifiche tecniche richieste dall’Agenzia delle Entrate: basta una minima deviazione nella struttura del file XML per incappare nel codice 00200 e dover ripartire da capo.

Prevenzione e attenzione: le chiavi per una gestione senza errori

Per evitare che i piccoli errori della fatturazione si trasformino in grandi problemi, è essenziale puntare su strumenti affidabili e su una formazione continua. Un controllo meticoloso dei dati inseriti, in particolare quelli relativi ai clienti e alle aliquote IVA, può fare la differenza tra una fattura accettata e una respinta.

Inoltre, un monitoraggio costante delle notifiche del Sistema di Interscambio consente di individuare e correggere tempestivamente eventuali anomalie, evitando ritardi che possono ripercuotersi su tutta la gestione amministrativa. In definitiva, la parola d’ordine è una sola: prevenzione. Solo così le PMI e i professionisti potranno trasformare la fatturazione elettronica da fonte di stress a strumento di efficienza e trasparenza.

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