Più controlli in arrivo su IMU, TARI e bollo auto
Scopri le novità della riforma tributi locali 2025: semplificazione del bollo auto, IPT e incentivi per una gestione fiscale più equa e moderna.
Il sistema tributario italiano si avvia verso una trasformazione significativa, con l’obiettivo di garantire maggiore equità e semplificazione fiscale. Il Governo ha approvato, il 9 maggio 2025, un nuovo schema di Decreto Legislativo che rappresenta una svolta decisiva per il federalismo fiscale e per la gestione dei tributi locali e regionali.
Questa riforma, emanata nell’ambito della Legge Delega n. 111/2023, pone al centro della sua azione la modernizzazione di strumenti come il bollo auto e l’imposta provinciale di trascrizione (IPT), due capisaldi della fiscalità automobilistica in Italia.
Cosa cambia per il bollo auto
Per quanto riguarda il bollo auto, la riforma introduce un meccanismo di accertamento esecutivo, pensato per velocizzare il recupero dei mancati pagamenti. Questa misura mira a migliorare l’efficienza del sistema, riducendo i tempi di riscossione e garantendo un flusso più regolare di entrate per le amministrazioni regionali. A supporto di ciò, vengono previsti incentivi per chi sceglie il pagamento tramite addebito diretto sul conto corrente, una soluzione che non solo semplifica la vita ai cittadini, ma rafforza anche il rapporto di fiducia tra contribuenti e istituzioni fiscali.
Una delle novità più rilevanti riguarda l’imposta provinciale di trascrizione. Il criterio di attribuzione del gettito cambia radicalmente: d’ora in avanti, le entrate saranno destinate alla provincia in cui l’attività è effettivamente svolta, superando il precedente sistema che faceva riferimento alla sede legale dell’intermediario. Questo approccio non solo garantisce maggiore trasparenza, ma rappresenta anche un passo avanti verso una redistribuzione più equa delle risorse.
Novità per IMU e TARI
Parallelamente, la riforma introduce un modello di comunicazione più collaborativo con i contribuenti. Lettere di compliance e avvisi bonari diventeranno strumenti chiave per prevenire controversie e promuovere un dialogo costruttivo tra cittadini e amministrazioni. Per IMU e TARI, invece, viene lanciato un modello unico telematico che uniformerà le procedure, rendendo gli adempimenti fiscali più snelli e accessibili.
Non meno importante è il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale. Per il triennio 2025-2027, i Comuni potranno trattenere il 100% delle somme recuperate grazie alle loro attività di accertamento, raddoppiando così la quota attuale. Questo incentivo rappresenta un forte stimolo per le amministrazioni locali, che avranno a disposizione maggiori risorse per finanziare servizi e progetti a beneficio della collettività.
Il Viceministro dell’Economia Leo e la Sottosegretaria Savino hanno evidenziato come questa riforma dei tributi locali rappresenti un pilastro fondamentale per un sistema fiscale più moderno e inclusivo. Grazie a queste misure, si punta a migliorare non solo l’efficienza della macchina amministrativa, ma anche il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, creando le basi per un futuro più equo e sostenibile.
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