Fondi pensione: nuove regole sull’anzianità dall’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate chiarisce il calcolo dell’anzianità nei fondi pensione e le condizioni per accedere alla tassazione agevolata.
La recente introduzione di nuove regole da parte dell’Agenzia delle Entrate segna un cambiamento significativo per i lavoratori iscritti ai fondi pensione. In particolare, la risoluzione n. 29/2025 ha ridefinito il calcolo dell’anzianità di partecipazione, offrendo la possibilità di sommare i periodi contributivi maturati in diversi fondi pensione per ottenere una tassazione agevolata.
Questo aggiornamento normativo rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità fiscale nel settore previdenziale, con implicazioni rilevanti per chi aderisce a più fondi pensione.
Novità per i fondi pensione dall’Agenzia delle Entrate
Il nuovo sistema considera non solo il tempo di permanenza nel fondo che eroga la prestazione, ma anche i periodi accumulati in altri fondi pensione. Per accedere a questa agevolazione, è fondamentale fornire una documentazione ufficiale che attesti la continuità tra i diversi periodi contributivi. Questo approccio premia la trasparenza e la pianificazione previdenziale, ma richiede ai contribuenti un impegno maggiore nella gestione e conservazione della propria storia contributiva.
Il vantaggio principale per i lavoratori riguarda la riduzione dell’aliquota fiscale applicata alle prestazioni erogate dai fondi pensione. La normativa prevede una tassazione minima del 15% per chi ha accumulato almeno 15 anni di partecipazione continuativa, con una riduzione progressiva dello 0,30% per ogni anno aggiuntivo, fino a raggiungere un minimo del 9%. Questo meccanismo incentiva l’adesione prolungata ai fondi pensione, riconoscendo benefici concreti a chi dimostra costanza e lungimiranza nella pianificazione del proprio futuro.
Per i lavoratori iscritti a più fondi pensione, questa normativa rappresenta un’opportunità per ottimizzare la propria posizione fiscale. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate sottolinea l’importanza di rispettare requisiti precisi: i periodi di adesione devono essere ben documentati e non devono sovrapporsi, altrimenti il calcolo complessivo potrebbe risultare non valido. Una comunicazione chiara e completa tra i fondi pensione e il contribuente è essenziale per evitare contestazioni e garantire l’accesso ai benefici previsti.
Questa nuova interpretazione normativa non solo favorisce una maggiore equità, ma contribuisce anche a rendere il sistema della previdenza complementare più trasparente e accessibile. Grazie alle indicazioni fornite dalla risoluzione n. 29/2025, i lavoratori hanno ora a disposizione strumenti più chiari per pianificare il proprio futuro previdenziale e sfruttare appieno le opportunità offerte dai fondi pensione.
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