Lavoro Pensioni Quattordicesima pensionati, quando arriva? Requisiti e importi

Quattordicesima pensionati, quando arriva? Requisiti e importi

Quattordicesima INPS 2025: scopri i requisiti di età e reddito, gli importi variabili da 336 a 655 euro e le modalità di erogazione a luglio.

9 Giugno 2025 16:00

Arriva puntuale come ogni estate una boccata d’ossigeno per chi vive di pensione: la quattordicesima, un sostegno economico che, anche quest’anno, si prepara a fare la differenza per milioni di italiani.

Non si tratta solo di una semplice mensilità aggiuntiva, ma di un vero e proprio supporto che l’INPS mette a disposizione dei pensionati con redditi medio-bassi, offrendo una risposta concreta alle difficoltà che, soprattutto in questo periodo, si fanno sentire nelle case di chi ha già dato tanto al Paese. Vediamo insieme chi ha diritto a questa misura, quali sono i requisiti quattordicesima e come si articolano gli importi della quattordicesima previsti per il 2025.

Requisiti per avere la quattordicesima in pensione

Tre milioni di beneficiari sono attesi quest’anno, con un’erogazione che oscilla da 336 a 655 euro, a seconda della situazione contributiva e reddituale di ciascuno. La soglia da non superare, per poter sperare in questa iniezione di liquidità, è fissata a 15.563,86 euro di reddito personale annuo. Un limite che prende come punto di riferimento il trattamento minimo INPS, aggiornato a 598,61 euro mensili (pari a 7.781,93 euro su base annua), a conferma di quanto sia importante, oggi più che mai, mantenere alta l’attenzione sulle fasce più vulnerabili della popolazione.

Ma chi può effettivamente accedere a questa opportunità? I requisiti per avere la quattordicesima sono due e vanno rispettati entrambi: aver compiuto almeno 64 anni entro il 31 luglio 2025 e non superare il tetto di reddito stabilito.

Si tratta di condizioni che, nella loro semplicità, nascondono però una profonda attenzione alle reali esigenze di chi, arrivato alla soglia della terza età, si trova spesso a dover fare i conti con una pensione che, da sola, non basta più a coprire le spese quotidiane.

Importi della quattordicesima per i pensionati

Passiamo ora agli importi della quattordicesima, un tema che interessa da vicino tutti i potenziali beneficiari. La cifra spettante varia, come accennato, in base sia alla storia contributiva che alla fascia di reddito:

  • Per chi ha un reddito fino a 11.672,89 euro annui:
    • Con contribuzione fino a 15 anni (18 per autonomi): 437 euro;
    • Con contribuzione tra 15 e 25 anni (18-28 per autonomi): 546 euro;
    • Con contribuzione oltre 25 anni (oltre 28 per autonomi): 655 euro.
  • Per chi si trova nella fascia di reddito tra 11.672,89 e 15.563,86 euro annui:
    • Con contribuzione fino a 15 anni (18 per autonomi): 336 euro;
    • Con contribuzione tra 15 e 25 anni (18-28 per autonomi): 420 euro;
    • Con contribuzione oltre 25 anni (oltre 28 per autonomi): 504 euro.

Un meccanismo che, con la sua articolazione, premia la costanza contributiva e garantisce un aiuto più consistente a chi ha alle spalle una lunga carriera lavorativa. Non è solo una questione di numeri: dietro ogni cifra si nasconde una storia, fatta di sacrifici e di anni dedicati al lavoro, che oggi meritano il giusto riconoscimento.

Pensionati: quando arriva la quattordicesima?

Ma quando arriva, concretamente, la quattordicesima? L’INPS provvede al pagamento in modo automatico, senza che sia necessario presentare domanda, con il rateo di luglio per chi ha già compiuto 64 anni entro la fine del mese.

Un’attenzione in più è riservata a chi raggiunge il requisito anagrafico nella seconda metà dell’anno: in questo caso, la somma aggiuntiva verrà accreditata insieme alla pensione di dicembre, così da non lasciare indietro nessuno.

Un aspetto da non sottovalutare riguarda la fiscalità. La quattordicesima è soggetta a imposizione fiscale ordinaria, e il pagamento di luglio comprende anche le trattenute relative alle addizionali regionali e comunali dell’anno precedente. Un dettaglio importante: queste trattenute saranno poi restituite, diluite in 11 rate mensili, da gennaio a novembre dell’anno successivo, così da garantire una gestione più equa e trasparente del prelievo fiscale.

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