Lavoro Busta paga Quanti italiani lavorano il weekend? I dati sorprendono

Quanti italiani lavorano il weekend? I dati sorprendono

Come si distingue l'Italia con il resto dell'Europa in base al numero di dipendenti e autonomi che lavorano anche il weekend?

12 Maggio 2025 18:00

L’Italia si distingue in Europa per il suo approccio ai lavoratori nel weekend, posizionandosi al secondo posto subito dopo la Grecia. Secondo i dati di Eurostat, quasi un italiano su tre (30,9%) è impegnato regolarmente di sabato e domenica, una cifra ben superiore alla media UE del 22,4%.

Questo fenomeno è in netto contrasto con i paesi del Nord Europa, dove la cultura del riposo è profondamente radicata. In paesi come Lituania, Polonia e Ungheria, infatti, solo una minima parte della popolazione lavora durante il fine settimana, con percentuali rispettivamente del 3%, 4,5% e 6,6%.

Molti italiani autonomi lavorano il weekend

Un aspetto particolarmente significativo riguarda i lavoratori autonomi italiani. Qui la percentuale di quelli che lavorano nei weekend sale al 60%, superata solo dalla Grecia con il 70%. Questi numeri si discostano nettamente dalla media europea, che si attesta al 46,7% per gli autonomi con dipendenti e al 37,8% per quelli senza.

La pressione è ancora più evidente in settori come l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca, dove quasi la metà dei lavoratori (49,5%) è attiva nei fine settimana. Anche i settori dei servizi e delle vendite mostrano un’elevata incidenza (48,9%), seguiti dalle occupazioni elementari (26,7%).

Il quadro generale del lavoro in Italia non si limita al fine settimana. Infatti, il 9,6% degli italiani dedica almeno 49 ore settimanali al lavoro, contro una media UE del 7,1%. Tuttavia, questa elevata mole di lavoro non si traduce necessariamente in una maggiore produttività.

Al contrario, paesi come la Svezia e la Danimarca stanno dimostrando che adottare un modello nordico, con una settimana lavorativa più corta, può portare a risultati migliori sia in termini di efficienza che di benessere dei lavoratori.

Sostenibilità del modello lavorativo

Questi dati sollevano interrogativi importanti sulla sostenibilità del modello mediterraneo. Mentre i paesi nordici puntano su orari ridotti e una maggiore flessibilità, l’Italia e altri paesi dell’Europa meridionale sembrano bloccati in un sistema che, sebbene tradizionale, potrebbe non essere adatto alle sfide del futuro.

Ad esempio, la sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni in Danimarca ha mostrato come una riduzione delle ore lavorative possa non solo aumentare la produttività, ma anche migliorare significativamente la qualità della vita dei dipendenti.

In definitiva, le profonde differenze culturali e organizzative tra i vari paesi europei sono evidenti e mettono in discussione l’efficacia dei modelli lavorativi tradizionali. Per l’Italia, potrebbe essere il momento di ripensare il proprio approccio al lavoro e al tempo libero, guardando ai modelli di successo adottati altrove e rivedendo gli italiani che lavorano il weekend. Solo attraverso un cambiamento strutturale si potrà garantire un equilibrio sostenibile tra lavoro e vita privata, capace di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo e globalizzato.

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