Finanza Personale Una semplice pizza costa sempre più: prezzi alle stelle

Una semplice pizza costa sempre più: prezzi alle stelle

In sei anni il costo della pizza è aumentato del 18,3%: scopri quali sono le città più care e le cause principali.

12 Maggio 2025 17:30

In un’epoca in cui la pizza rappresentava il simbolo dell’accessibilità economica, l’Italia sta assistendo a una trasformazione che ne ridefinisce il posizionamento. Negli ultimi sei anni, il costo medio per gustare una pizza è aumentato del 18,3%, toccando quota 12,14 euro a persona.

Questo dato segna la fine di un’era, quella della pizza come scelta economica per una cena fuori casa, come evidenziato dall’analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi sui dati Istat pubblicati dal Mimit.

Il settore della pizza in Italia, con un valore di ben 25 miliardi di euro annui, è una colonna portante del panorama gastronomico nazionale. Ogni italiano consuma mediamente 7,8 chili di pizza all’anno, ma i prezzi mostrano forti disparità territoriali.

In quali regioni la pizza costa di più

In testa alla classifica delle città più care troviamo sorprendentemente Reggio Emilia, dove una pizza accompagnata da una bevanda costa mediamente 17,58 euro. Seguono Siena con 17,24 euro e Macerata con 16,25 euro.

All’estremo opposto, Livorno si distingue come la città più economica, con una spesa media di 8,75 euro, seguita da Reggio Calabria (9,15 euro) e Pescara (9,37 euro).

Un caso emblematico è rappresentato da Napoli, la culla della tradizione pizzaiola, che non figura più tra le città più economiche. Questo cambiamento è attribuibile all’impatto del turismo di massa, che ha inevitabilmente influito sui prezzi.

Le cause di questo aumento

Tra i fattori principali che hanno contribuito all’aumento costo pizza, spiccano gli effetti della pandemia, la crisi energetica e il conflitto in Ucraina. Questi eventi hanno incrementato i costi di gestione e delle materie prime essenziali come la farina e l’olio, determinando un inevitabile aumento dei listini.

Un altro aspetto interessante è la natura della pizza come “bene a domanda rigida”. Nonostante l’aumento dei prezzi, il consumo resta sostanzialmente invariato, dimostrando la resilienza di un settore che continua ad attrarre i consumatori. Questo fenomeno permette ai ristoratori di mantenere prezzi elevati anche dopo la fine delle emergenze economiche.

Il settore della pizza, che un tempo era considerato un’opzione accessibile per tutti, oggi rappresenta un paradosso. Da un lato, il rincaro dei prezzi sembra minacciare l’immagine tradizionale della pizza; dall’altro, il settore dimostra una straordinaria capacità di adattamento alle sfide economiche, senza perdere il proprio pubblico.

Quale sarà il futuro della pizza?

Guardando al futuro, è fondamentale considerare le implicazioni di queste tendenze per il consumo pizza Italia. Se da un lato il settore continua a crescere in termini di valore economico, dall’altro rischia di alienare una parte del pubblico, soprattutto nelle fasce di reddito più basse. Sarà interessante osservare come i ristoratori e i produttori sapranno bilanciare l’innovazione con la necessità di mantenere la pizza un simbolo di convivialità e accessibilità per tutti.

Infine, mentre il settore affronta queste sfide, resta da vedere come si evolveranno i prezzi della pizza nelle diverse città italiane. La capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori, pur mantenendo un equilibrio tra qualità e costo, sarà determinante per il futuro di questo simbolo della gastronomia italiana.

Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.