Lavoro Buoni pasto, verso la soglia esentasse a 10 euro: cosa cambia per lavoratori e imprese

Buoni pasto, verso la soglia esentasse a 10 euro: cosa cambia per lavoratori e imprese

La proposta di aumentare la soglia esentasse dei buoni pasto elettronici a 10 euro: benefici per lavoratori, aziende e mercato dei ticket.

4 Settembre 2025 12:30

L’annuncio di un possibile innalzamento della soglia di valore giornaliero dei buoni pasto attira sempre più l’attenzione di chi, ogni giorno, deve organizzare la propria pausa pranzo fuori casa. Gli ultimi sviluppi normativi sembrano infatti muoversi verso un aumento della quota detassata, attualmente ritenuta poco adeguata rispetto al reale costo di un pasto in molti bar e ristoranti.

Questa prospettiva di rivalutazione, per quanto ancora in fase di definizione, potrebbe comportare un miglioramento significativo nella gestione del welfare aziendale, traducendosi in un beneficio economico immediato per le categorie maggiormente coinvolte.

Adeguamento dei valori e impatto sul reddito

La richiesta di innalzare la soglia di esenzione fiscale nasce da un contesto in cui le spese quotidiane sono aumentate, mentre il valore medio dei ticket è rimasto fermo per troppo tempo. Aggiungere qualche euro in più per ogni buono pasto significa consentire ai lavoratori di sostenere meglio il prezzo effettivo di un pranzo fuori ufficio.

Questo adeguamento non è soltanto una questione di numeri, ma rappresenta un’importante tutela del loro potere d’acquisto. Grazie alla deducibilità al 100% riconosciuta alle aziende, i maggiori oneri economici verrebbero bilanciati da benefici fiscali, riducendo l’impatto sui bilanci societari e rilanciando la qualità dei rapporti con il personale.

Ripercussioni sulla filiera e sui servizi di ristorazione

L’introduzione di ticket più consistenti non coinvolge solo coloro che li utilizzano o li emettono, ma si riverbera sull’intero mercato dei buoni pasto. Il settore, già caratterizzato da una crescita costante, vedrebbe rafforzarsi la propria solidità grazie a un numero crescente di lavoratori interessati e di partner commerciali pronti ad accettare i voucher.

Questo circolo virtuoso favorirebbe l’innovazione dei servizi correlati, come le app di gestione o i protocolli di pagamento digitale, consentendo di sperimentare nuove soluzioni e di rispondere tempestivamente alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e competitivo.

Prospettive future per il welfare aziendale

Se approvata nei prossimi mesi, la riforma della soglia di esenzione potrà incrementare significativamente il valore dei buoni e, di conseguenza, la soddisfazione di chi li impiega quotidianamente.

Questo intervento andrebbe a rafforzare ulteriormente l’immagine delle aziende che investono in benefit utili e tangibili, mostrando particolare attenzione al benessere dei lavoratori. Non va sottovalutato l’effetto positivo sul settore della ristorazione, che potrebbe vedere aumentare la clientela e il relativo indotto.

In definitiva, adeguare le regole a una realtà economica in evoluzione rappresenta un elemento essenziale per sostenere l’equilibrio tra competitività e qualità della vita professionale, tracciando così una nuova direzione per il welfare aziendale italiano.

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