Lavoro Bonus in busta paga a settembre per chi ritarda la pensione

Bonus in busta paga a settembre per chi ritarda la pensione

Scopri come funziona il Bonus Maroni 2025: incentivo defiscalizzato per chi sceglie di posticipare la pensione, requisiti, vantaggi e modalità di richiesta.

3 Settembre 2025 16:00

In un’epoca in cui la programmazione del futuro lavorativo risulta cruciale, la formula del bonus Maroni si rivela un’opportunità decisamente allettante. Questo incentivo, destinato a diventare bonus Giorgetti a partire dal 2025, premia chi decide di prolungare la propria attività professionale anziché accedere subito alla pensione anticipata.

L’elemento chiave del meccanismo risiede nell’accredito diretto in busta paga dei contributi previdenziali normalmente a carico del lavoratore, con un notevole beneficio sullo stipendio netto e un significativo risparmio fiscale.

Di fatto, il vantaggio non incide sulla tassazione corrente, regalando un margine extra di liquidità fin da subito. Questo tipo di scelta presuppone una riflessione attenta, poiché comporta un impatto sui propri versamenti futuri, ma permette di tarare l’uscita dal lavoro in base alle reali esigenze personali.

Estensione del beneficio per un numero sempre maggiore di lavoratori

A partire dal prossimo anno, l’applicazione coprirà non solo i dipendenti che raggiungono i requisiti per la quota 103, ma anche coloro che soddisfano i criteri previsti dalla legge Fornero. Questo passaggio aumenterà la platea di potenziali beneficiari, rendendo lo strumento fruibile a un bacino di lavoratori ben più ampio.

Il premio è particolarmente interessante se si considera che l’importo aggiuntivo riconosciuto in busta paga non concorre alla formazione del reddito imponibile, creando un doppio vantaggio tra aumento retributivo immediato e riduzione delle trattenute fiscali.

In questo scenario, la procedura di richiesta dell’incentivo è piuttosto semplice: basta accedere al portale inps e inoltrare la domanda, senza ulteriori passaggi complicati o oneri aggiuntivi.

Perché scegliere di ritardare il pensionamento

Decidere di procrastinare l’uscita dal mercato del lavoro con l’intento di accedere al bonus offre una flessibilità che risponde ai bisogni di chi desidera mantenere un certo tenore di vita. Il plus è evidente: disporre di una somma extra mensile e poter al contempo preservare la propria autonomia finanziaria.

Tuttavia, è opportuno mettere sul piatto della bilancia anche la riduzione del montante contributivo, poiché lo sgravio sulla busta paga si traduce in minori versamenti ai fini pensionistici futuri. Ecco perché molte persone valutano l’opzione solo dopo aver considerato la proiezione del reddito finale e le prospettive di ulteriore carriera.

A ogni modo, la libertà di scelta resta un punto di forza in grado di incontrare le diverse preferenze dei lavoratori.

Come presentare la domanda e mantenere il diritto acquisito

L’avvio della procedura passa attraverso una sezione dedicata sul portale telematico dell’istituto previdenziale, dov’è sufficiente selezionare la voce “Incentivo al posticipo del pensionamento” e inoltrare la richiesta. Una volta accettata, la comunicazione viene trasmessa al datore di lavoro, che provvede a erogare il beneficio direttamente in busta paga.

Da sottolineare il fatto che quest’ultimo rimane valido anche se si cambia azienda, preservandone il valore per i lavoratori che intraprendono un nuovo percorso professionale. Con questi presupposti, il bonus si conferma una misura che sa andare incontro alle esigenze personali di ciascuno, regalando un’opzione alternativa a chi desidera ottimizzare la propria posizione e, al contempo, garantire un cuscinetto di risorse aggiuntive per affrontare con maggiore serenità la fase conclusiva della carriera.

Se vuoi aggiornamenti su Lavoro inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.