Fisco Tasse e imposte Ravvedimento speciale 2025: come funziona la nuova sanatoria fiscale biennale

Ravvedimento speciale 2025: come funziona la nuova sanatoria fiscale biennale

Scopri come funziona il ravvedimento speciale 2025: chi può aderire, aliquote, modalità di pagamento e vantaggi della nuova sanatoria fiscale.

17 Luglio 2025 14:00

Questo è un momento di opportunità straordinaria per chi desidera migliorare il proprio rapporto con il Fisco. Il nuovo dispositivo apre scenari inediti grazie al ravvedimento speciale, una misura che punta a stabilire regole chiare e flessibili per la regolarizzazione delle posizioni fiscali. Un altro tassello fondamentale di questo intervento è il ricorso al punteggio ISA (Indice Sintetico di Affidabilità), che guida il livello di tassazione e offre a molti contribuenti l’occasione di rivedere in modo vantaggioso le dichiarazioni passate. Il tutto si inserisce in una profonda rivisitazione dei meccanismi di verifica e controllo, cercando di ridurre l’incertezza e favorire una maggiore trasparenza nei rapporti tra cittadini e autorità fiscali.

Nuovi aderenti e vecchi partecipanti

La chiave di volta è costituita dal concordato preventivo biennale, un istituto che permette di cristallizzare i rapporti con il Fisco per un periodo prestabilito, garantendo serenità a chi sceglie di aderire. L’architettura stessa dell’accordo si basa su incrementi del reddito imponibile parametrici, che possono variare da un incremento minimo del 5% per chi vanta una valutazione elevata, fino al 50% per punteggi più bassi.

A incrociare questi valori, subentrano differenti fasce di aliquote sull’imposta sostitutiva, tarate sul livello di affidabilità misurato. L’obiettivo è tutelare contribuenti meritevoli ma anche dare la possibilità a chi registra valori limitati di riallinearsi con minor frizioni.

Aliquote e meccanismi di pagamento

Il fulcro di ogni corretta adesione a questo pacchetto di novità ruota attorno al versamento dell’imposta sostitutiva, che dovrà essere completato entro il 31 marzo 2025. L’aliquota potrà oscillare dal 10% al 15%, a seconda della fascia di tolleranza stabilita dal punteggio ISA. Per la IRAP, invece, rimane un’aliquota fissa del 3,9%, a prescindere dal livello di affidabilità.

I contribuenti potranno scegliere la formula di pagamento che più fa al caso loro: una singola soluzione per saldare l’importo dovuto o un piano di rateizzazione mensile, purché la prima rata venga comunque corrisposta entro la scadenza stabilita.

Vantaggi e considerazioni finali

Questa sanatoria fiscale regala un’occasione unica per chi desidera riportare in ordine i propri tributi, beneficiando di sanzioni ridotte e proteggendosi dalle future verifiche sulle annualità sanate. Tuttavia, è bene non sottovalutare l’importanza di una valutazione attenta, affidata preferibilmente a chi può fornire consulenze specialistiche.

In molti casi, la convenienza di questa soluzione dipende da variabili individuali, tra cui storicità contributiva, potenziale crescita del business e percorsi di rateizzazione che possano sostenere, senza eccessiva pressione, la regolarizzazione. Basti pensare a quante volte l’incertezza normativa abbia rallentato la ripresa, soprattutto per le piccole e medie imprese: ora, invece, è il momento di cambiare passo.

 

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