Fisco Scadenze fiscali del 20 e 21 maggio 2025

Scadenze fiscali del 20 e 21 maggio 2025

Scopri le scadenze fiscali del 20 e 21 maggio 2025: contributi Enasarco, canone TV e invio del modello 730 integrativo e correttivo.

20 Maggio 2025 09:45

Il mese di maggio 2025 si preannuncia cruciale per aziende e professionisti, con due importanti scadenze fiscali concentrate in appena 48 ore: il 20 e il 21 maggio. La gestione attenta di questi adempimenti è fondamentale per evitare sanzioni e garantire una pianificazione efficace dei flussi finanziari.

Scadenze fiscali del 20 maggio 2025

Il primo appuntamento da segnare in calendario è il 20 maggio. In questa data, i datori di lavoro che hanno rapporti di agenzia devono versare i contributi Enasarco sulle provvigioni corrisposte agli agenti nel trimestre precedente. È essenziale ricordare che, per chi utilizza l’addebito SEPA Direct Debit, la distinta deve essere confermata nell’area riservata almeno cinque giorni lavorativi prima. In alternativa, il sistema PagoPA rappresenta una valida opzione, sia online che presso i punti fisici abilitati. Questo sistema garantisce rapidità e sicurezza nelle transazioni, elementi essenziali per rispettare le scadenze.

Nella stessa giornata, le imprese del settore elettrico sono chiamate a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi al canone TV addebitato o riscosso nel mese precedente. Questa comunicazione avviene esclusivamente per via telematica, utilizzando i canali Entratel o Fisconline e il software di controllo dedicato. La precisione e la tempestività nella trasmissione di questi dati sono elementi chiave per mantenere la conformità normativa.

Gli appuntamenti del 21 maggio 2025

Il giorno successivo, il 21 maggio, si apre invece la finestra per l’invio dei modelli 730 integrativi o correttivi. Questa opportunità consente di aggiornare le dichiarazioni già presentate, includendo eventuali redditi aggiuntivi o correggendo errori. È fondamentale compilare correttamente il frontespizio e i quadri specifici come RM (Sezione IV), RS e RU. Per i modelli correttivi, occorre verificare con attenzione gli errori presenti sia nel 730 che nel modello Redditi già trasmesso. L’Agenzia delle Entrate sottolinea l’importanza di preparare i file secondo il formato richiesto e di apporre una firma digitale prima dell’invio attraverso i canali autorizzati.

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