Fisco Nuova tassa nascosta per le auto da più di 100 euro al mese: ecco per chi

Nuova tassa nascosta per le auto da più di 100 euro al mese: ecco per chi

Un abbonamento fisso per le auto elettriche da 106€ al mese penalizza chi guida poco, annullando i vantaggi economici promessi.

20 Maggio 2025 10:19

Il passaggio alle auto elettriche in Italia, una scelta che dovrebbe rappresentare un passo verso la sostenibilità e il risparmio, sta invece rivelandosi un lusso non accessibile a tutti. Un esempio emblematico è il piano A2A Easy Moving, che introduce un abbonamento fisso di 106 euro al mese, offrendo fino a 300 kWh mensili. Tuttavia, questa formula non tiene conto delle abitudini di guida degli automobilisti, risultando particolarmente penalizzante per chi utilizza il veicolo in modo saltuario.

A differenza dei tradizionali veicoli a benzina, dove si paga solo il carburante effettivamente consumato, questa nuova modalità di tariffazione obbliga gli utenti a sostenere costi fissi anche quando l’auto rimane ferma in garage. Pensionati, famiglie che utilizzano l’auto solo nel weekend e pendolari con brevi tragitti sono tra le categorie più colpite. Per loro, i costi mensili risultano sproporzionati rispetto all’effettivo utilizzo, rendendo questa transizione verso l’elettrico meno appetibile.

Canone mensile nascosto per le auto elettriche

Questa struttura tariffaria ha sollevato numerose critiche, poiché molti utenti che avevano scelto l’elettrico per risparmiare si trovano ora di fronte a una spesa percepita come una sorta di “tassa nascosta”. Anche i proprietari di ibride plug-in sono coinvolti in questa dinamica, dovendo affrontare sia i costi del carburante tradizionale sia quelli dell’abbonamento elettrico, un doppio onere che vanifica i presunti vantaggi economici di questi veicoli.

Un ulteriore elemento di frustrazione è rappresentato dai costi nascosti dell’auto, spesso non evidenziati in modo trasparente al momento dell’acquisto. Molti automobilisti scoprono solo successivamente le implicazioni economiche di questi abbonamenti, generando un senso di insoddisfazione e di sfiducia nei confronti delle promesse iniziali di risparmio e sostenibilità.

La mancanza di interventi regolatori da parte del governo aggrava la situazione. Nonostante il crescente malcontento tra gli utenti, non sono state ancora introdotte misure per garantire una maggiore equità e trasparenza nelle tariffe. Questo scenario rischia di scoraggiare ulteriormente i potenziali acquirenti di veicoli elettrici, rallentando la transizione verso una mobilità più sostenibile.

Per promuovere un futuro più equo e incentivare l’adozione di veicoli a zero emissioni, sarebbe necessario implementare un sistema di tariffazione basato sul consumo effettivo. Questo approccio non solo garantirebbe un risparmio reale per tutti gli automobilisti, ma contribuirebbe anche a rafforzare la fiducia nel settore delle auto elettriche, eliminando quelle barriere economiche che oggi rappresentano un ostacolo significativo.

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