Fisco Quali debiti saranno cancellati con la nuova sanatoria fiscale

Quali debiti saranno cancellati con la nuova sanatoria fiscale

Dal 2026, discarico automatico per cartelle esattoriali inesigibili: focus sulla riforma fiscale e sul condono tombale.

16 Maggio 2025 10:00

Una svolta significativa attende il sistema fiscale italiano a partire dal 1° gennaio 2026, con l’introduzione del discarico automatico delle cartelle esattoriali inesigibili. Questa misura, contenuta nell’articolo 211 del nuovo Testo Unico della Riscossione, rappresenta un tentativo concreto di alleggerire il “magazzino” dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che attualmente accumula oltre 1.200 miliardi di euro di crediti fiscali, di cui ben 537 miliardi sono considerati irrecuperabili.

Il nuovo meccanismo è operativo già dal 27 marzo 2025, consentendo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) di notificare telematicamente agli enti creditori il discarico anticipato per le cartelle affidate a partire dal 1° gennaio 2025. Questo processo si applicherà in situazioni di comprovata impossibilità di riscossione, come fallimenti, assenza di beni aggredibili o impossibilità di individuare nuovi beni rispetto a quelli già valutati.

Nuova sanatoria fiscale: quali cartelle verranno cancellate

La riforma non si limita a questa innovazione. Introduce anche la possibilità per gli enti creditori di richiedere la riconsegna anticipata dei carichi a ruolo. Per i crediti affidati prima dell’8 agosto 2024, tale richiesta sarà presentabile dopo 24 mesi dalla presa in carico, mentre per quelli successivi il periodo sarà compreso tra il ventiquattresimo e il trentesimo mese.

Questa iniziativa si inserisce nel più ampio dibattito sulla cosiddetta sanatoria fiscale, un tema che mira a cancellare definitivamente le posizioni debitorie irrecuperabili, con particolare attenzione a quelle risalenti al periodo 2000-2010. L’obiettivo di queste misure è duplice: da un lato, migliorare l’efficienza del sistema fiscale; dall’altro, offrire ai contribuenti in difficoltà una concreta possibilità di ripartenza.

Gli esperti, tuttavia, sono divisi sull’efficacia di tali provvedimenti. Alcuni li vedono come una soluzione pragmatica per ottimizzare le risorse del Fisco, mentre altri temono che possano incentivare comportamenti evasivi, minando la fiducia nel sistema fiscale. La questione del cosiddetto condono tombale, che si propone di azzerare debiti ormai irrecuperabili, è particolarmente controversa, soprattutto per il suo potenziale impatto sulla percezione di equità tra i contribuenti.

Con il nuovo Testo Unico della Riscossione, il governo punta a un cambiamento radicale. L’obiettivo è snellire il carico amministrativo dell’AdER, rendendo il sistema più efficiente e, al contempo, meno gravoso per i contribuenti. In un contesto in cui il “magazzino” delle cartelle esattoriali rischia di diventare insostenibile, queste misure rappresentano un passo avanti verso una gestione più responsabile e mirata dei crediti fiscali.

La portata di questa riforma è tale da richiedere un’attenta osservazione degli effetti che avrà sia sui bilanci pubblici che sulla fiducia dei cittadini nel sistema fiscale. Mentre il dibattito prosegue, resta chiaro che l’introduzione del discarico automatico e delle altre novità rappresenta un momento di svolta per la gestione delle cartelle esattoriali in Italia.

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