Fisco Rimborso 730/2025: cosa deve sapere chi prende la Naspi

Rimborso 730/2025: cosa deve sapere chi prende la Naspi

Tutto sul Modello 730/2025 per i percettori di NASpI: dichiarazione obbligatoria, scadenze, rimborsi e rischi da evitare.

20 Giugno 2025 15:08

La gestione della dichiarazione dei redditi per chi ha percepito la Modello 730 2025 rappresenta ogni anno una tappa fondamentale, ma anche un passaggio che può nascondere qualche insidia se non affrontato con la dovuta attenzione.

Chi si è trovato a ricevere la NASpI nel corso del 2024 sa bene quanto sia importante non lasciare nulla al caso: la corretta compilazione della dichiarazione e la puntuale verifica dei dati contenuti nella Certificazione Unica sono i primi passi per evitare brutte sorprese in fase di rimborso.

In questo scenario, conoscere le tempistiche e le modalità di gestione dei rimborsi fiscali diventa una vera e propria bussola per orientarsi tra obblighi e scadenze, soprattutto quando l’INPS svolge il ruolo di sostituto d’imposta.

NASpI e Certificazione Unica: attenzione ai dettagli

Per chi ha beneficiato della NASpI, il primo aspetto da non sottovalutare è l’inclusione della prestazione nella dichiarazione dei redditi tramite il Modello 730 2025. La fonte di verità è la Certificazione Unica rilasciata dall’INPS, che riporta sia l’importo complessivo ricevuto sia il numero dei giorni di fruizione.

Un dato errato o una dimenticanza possono portare a ritardi o, peggio, a controlli e richieste di integrazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il consiglio, quindi, è quello di controllare con attenzione ogni singolo dato, facendo particolare attenzione a eventuali discrepanze che potrebbero bloccare o rallentare i rimborsi fiscali.

Scadenze e rischi: il calendario da non dimenticare

Il termine da segnare in rosso sul calendario è il 30 settembre 2025. Rispettare questa scadenza è fondamentale per evitare di perdere il diritto a un rimborso tempestivo. Va ricordato che l’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, si occupa dell’accredito diretto dei rimborsi fiscali, ma solo se il rapporto con l’ente è ancora attivo al momento del conguaglio.

Chi, invece, ha concluso la NASpI dopo il 1° aprile 2024, chi percepisce pensioni non soggette a IRPEF, chi riceve prestazioni esenti come l’assegno unico o chi risiede all’estero, rientra tra le categorie più esposte a possibili ritardi. In questi casi, la pazienza è d’obbligo e la conoscenza delle procedure fa la differenza.

Senza sostituto d’imposta: come gestire autonomamente i rimborsi fiscali

Per chi si trova senza un sostituto d’imposta, la strada da percorrere è quella della presentazione autonoma del Modello 730 2025. In questa situazione, eventuali debiti fiscali andranno saldati tramite modello F24, mentre i crediti saranno liquidati direttamente dall’Agenzia delle Entrate, spesso con tempistiche più lunghe rispetto alla procedura ordinaria.

È qui che una conoscenza approfondita delle regole e una verifica puntuale dei dati diventano la chiave per evitare intoppi e assicurarsi che i rimborsi fiscali arrivino nei tempi previsti. Meglio quindi non improvvisare e, se necessario, affidarsi a un professionista che sappia districarsi tra norme e scadenze.

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