Fisco Dichiarazioni Controlli preventivi sul modello 730/2025: quando scatta la verifica?

Controlli preventivi sul modello 730/2025: quando scatta la verifica?

Scopri i dettagli sui controlli preventivi del Modello 730/2025: scadenze, procedure e come ridurre il rischio di anomalie fiscali.

20 Giugno 2025 12:30

Per chi si sta preparando alla stagione fiscale, il modello 730 2025 si presenta quest’anno con una vera e propria rivoluzione nei controlli. L’Agenzia delle Entrate ha infatti alzato l’asticella della sorveglianza, introducendo una serie di controlli preventivi che rischiano di rallentare e complicare la procedura di rimborso per molti contribuenti.

Una stretta che, a ben vedere, cambia le carte in tavola per chi è abituato a ricevere rapidamente i crediti fiscali. Attenzione dunque: il rischio di trovarsi con i rimborsi posticipati non è più così remoto e la prudenza, mai come ora, è d’obbligo.

Quando scatta la verifica: le nuove regole del gioco

Non si tratta più solo di controlli a campione: il sistema è diventato intelligente e selettivo. I controlli preventivi scattano automaticamente quando, ad esempio, il rimborso supera la soglia dei 4.000 euro o emergono incongruenze tra quanto dichiarato e i dati già in possesso del Fisco.

Pensiamo alle spese mediche che non tornano con quelle comunicate dal Sistema Tessera Sanitaria, oppure alle discrepanze nei modelli F24. In questi casi, la dichiarazione redditi viene passata ai raggi X: l’Agenzia può attivare controlli automatizzati o richiedere direttamente i documenti giustificativi.

Tutto si deve concludere entro quattro mesi dalla scadenza (30 settembre 2025) o dalla trasmissione della pratica. Se tutto fila liscio, il rimborso arriva entro sei mesi. Ma, attenzione, i contribuenti saranno informati di ogni passaggio tramite notifica nell’area riservata del portale o via email, e chi si affida a CAF o professionisti sarà avvisato tramite il proprio intermediario.

Come evitare grane: consigli pratici per i contribuenti

Non c’è una formula magica, ma qualche accorgimento può davvero fare la differenza. Prima di tutto, meglio accettare il modello precompilato senza modifiche: così si abbassa drasticamente la probabilità di essere selezionati per i controlli.

Se invece si decide di intervenire, è fondamentale che i dati inseriti siano perfettamente coerenti con quelli già in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Conservare con cura tutta la documentazione relativa alle spese dichiarate diventa poi un vero e proprio salvagente in caso di richieste di chiarimenti. In sostanza, chi gioca d’anticipo e segue queste semplici regole si mette al riparo da spiacevoli sorprese.

Scadenze da segnare in agenda e raccomandazioni finali

Il calendario fiscale non lascia spazio a distrazioni: il termine ultimo per la presentazione del Modello 730 2025 è fissato al 30 settembre, mentre per il Modello Redditi PF la scadenza slitta al 31 ottobre 2025.

Tenere a mente queste date è fondamentale per evitare ritardi e sanzioni. In conclusione, la parola d’ordine quest’anno è attenzione: tra dichiarazione redditi, controlli più serrati e tempistiche da rispettare, conviene muoversi con cautela e non sottovalutare l’importanza di una documentazione impeccabile. Solo così si potrà affrontare la stagione fiscale senza intoppi e con la tranquillità di chi ha giocato secondo le regole.

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