Gli effetti del Superbonus 2025: poche ristrutturazioni e costi edilizi più alti
Approfondimento sul Superbonus 2025: investimenti, impatti economici, disomogeneità regionale e criticità del settore edilizio.
Il Superbonus edilizio, una delle misure più discusse e impattanti degli ultimi anni, ha catalizzato un investimento complessivo di 126 miliardi di euro, interessando il 4,1% del patrimonio immobiliare italiano.
Con ben 499.709 edifici ristrutturati, l’iniziativa ha avuto un impatto notevole, ma non senza controversie. Lanciato dal governo Conte II per sostenere il settore delle costruzioni e migliorare l’efficienza energetica, il Superbonus ha visto la sua aliquota iniziale del 110% ridursi al 65% nel 2025, generando un acceso dibattito tra sostenitori e detrattori.
Impatto del superbonus sulle regioni italiane
Nonostante il ridimensionamento, nel primo trimestre del 2025 sono stati liquidati ulteriori 1,8 miliardi di euro per progetti già avviati, confermando la rilevanza dell’incentivo nel panorama economico e ambientale.
Tuttavia, la distribuzione geografica ha messo in luce forti disparità: la Campania ha registrato una crescita record di spesa con +301,6 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, mentre il Veneto si è distinto come la regione più attiva, con il 5,7% degli edifici ristrutturati.
Seguono Emilia-Romagna (5,5%) e Trentino-Alto Adige (5,4%), lasciando indietro regioni come Sicilia, Calabria e Puglia, che hanno mostrato percentuali significativamente inferiori.
Il superbonus ci è convenuto?
L’impatto economico del Superbonus è stato quantificato dall’Istat, che ha stimato un contributo alla crescita del PIL compreso tra l’1,4% e il 2,6% nel biennio 2021-2022. Tuttavia, la Cgia Mestre e altre istituzioni, come la Banca d’Italia e la Corte dei Conti, hanno evidenziato alcune criticità. Si stima che circa un quarto degli interventi sarebbe stato comunque realizzato senza incentivi, traducendosi in una spesa pubblica superflua di circa 45 miliardi di euro. Questo dato alimenta i dubbi sulla reale efficacia del programma e sulla sua sostenibilità finanziaria.
Non solo benefici economici e ambientali, ma anche problemi operativi hanno accompagnato il Superbonus. Tra le problematiche più evidenti, si segnala un aumento del 20% dei costi di costruzione nel triennio 2020-2023, dovuto anche alla proliferazione di imprese improvvisate. Queste realtà, nate sull’onda dell’incentivo, hanno spesso realizzato opere frettolose e di dubbia qualità, sollevando preoccupazioni per la loro durabilità nel tempo. Il rischio di criticità strutturali nei prossimi anni è tutt’altro che remoto.
Se vuoi aggiornamenti su Casa inserisci la tua email nel box qui sotto: