Piazza Affari in calo, male le banche su rialzo spread e incertezza manovra
Piazza Affari si muove in territorio negativo, insieme alle altre Borse europee per effetto delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Dopo che l’amministrazione Trump ha ufficializzato che dal prossimo 23 agosto verranno applicati da...

Piazza Affari si muove in territorio negativo, insieme alle altre Borse europee per effetto delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Dopo che l’amministrazione Trump ha ufficializzato che dal prossimo 23 agosto verranno applicati dazi al 25% su ulteriori 16 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina, Pechino ha risposto annunciando a sua volta mosse di pari importanza. E così ieri sera Wall Street ha chiuso debole e questa mattina i listini asiatici si sono mossi in ordine sparso, con Shanghai in recupero dopo i pesanti ribassi di ieri, mentre Tokyo ha chiuso in leggero calo (-0,20%).
Se la questione commerciale Usa-Cina tiene banco a livello internazionale, in Italia l’ago della bilancia dell’umore degli investitori è rappresentato dalla legge di bilancio. Ieri il premier Giuseppe Conte ha incontrato la stampa per l’ultima conferenza prima della pausa estiva e ha confermato che flat tax e reddito di cittadinanza saranno i due capisaldi della manovra. Una manovra che a suo dire sarà “seria, rigorosa e coraggiosa”.
Le rassicurazioni di Conte e anche del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, vengono però spazzata vie dalle parole del vicepremier Luigi Di Maio. In una intervista a Bloomberg, contrariamente a quella che il ministro dell’Economia ha rilasciato ore prima a Il Sole 24 Ore, torna alla ribalta il rischio che il governo M5S-Lega sfidi l’Unione europea, sul tema dei conti pubblici (Leggi QUI).
E così a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib mostra un -0,75% muovendosi in area 21.626 punti. Le vendite si concentrano sui titoli bancari, che soffrono delle tensioni sullo spread tornato sopra la soglia di 250 punti base e dell’incertezza sulla prossima manovra. Oggi Bankitalia pubblicherà i dati sui depositi, impieghi, sofferenze bancari di giugno e sui titoli di stato italiani detenuti da banche operanti in Italia a fine giugno.
Tra i singoli titoli, Bper Banca cede circa 1 punto percentuale dopo che ieri ha lasciato sul parterre oltre 5 punti percentuali in scia ai conti. Vendite anche su Credem (-1,12%) dopo che ieri a mercato chiuso ha diffuso i conti. Nel primo semestre l’utile netto è sceso del 6,2% a 95 milioni, ma non considerando la contribuzione degli oneri straordinari e degli accantonamenti per rischi e oneri, l’utile netto consolidato sarebbe pari a 113,6 milioni, in aumento del 4,1%.
Fra i minori prosegue la sua corsa Zucchi. L’azione segna un progresso di oltre il 6% dopo che ieri è balzata del 32,6% a seguito dell’annuncio di modifica dell’accordo di ristrutturazione del debito.
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