Finanza Indici e quotazioni Piazza Affari ancora giù insieme alla Borse europee. Eni guida i ribassi del comparto oil

Piazza Affari ancora giù insieme alla Borse europee. Eni guida i ribassi del comparto oil

30 Luglio 2020 09:47

Piazza Affari fallisce il tentativo iniziale di reagire alla recente debolezza e dopo poco l’avvio torna a scendere, allineandosi agli altri listini europei. Gli investitori devono digerire le indicazioni arrivate ieri sera dalla Federal Reserve (Fed) ma anche il valzer di trimestrali che continua senza sosta nel mondo.

In particolare, dopo la due giorni di meeting la banca centrale guidata da Jerome Powell ha mantenuto invariati i tassi sui Fed funds nel range compreso tra lo zero e lo 0,25% (come da attese) e ha garantito che utilizzerà tutto il suo ampio ventaglio di strumenti agendo in modo adeguato per sostenere l’economia Usa. Il Fomc ha poi precisato che il trend dell’economia a stelle e strisce dipenderà in modo significativo dagli sviluppi del coronavirus. La crisi attuale, ha aggiunto, peserà in modo significativo sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione nel breve periodo. Certo, ha precisato il Fomc, l’economia e l’occupazione sono in qualche modo migliorati negli ultimi mesi, ma i loro livelli rimangono ben al di sotto di quelli di inizio anno. A questo riguardo oggi pomeriggio ci sarà l’importante test del Pil annualizzato Usa relativo al secondo trimestre 2020, in un contesto in cui continuano ad aumentare i contagi da coronavirus.

In questo quadro, l’indice Ftse Mib si è avviato in rialzo per poi rallentare fino a scivolare in territorio negativo con un calo di circa 1 punto percentuale in area 19.685 punti. L’indice milanese si continua così ad allontare dalla soglia psicologica dei 20.000 punti. Al ribasso, un ritorno sotto 19.174 punti potrebbe innescare discese verso 18.481 e 18.000 punti, dove passa anche la trend line rialzista che ha accompagnato i corsi da metà febbraio.

 

Tra i titoli di Piazza Affari, si mette in evidenza fin dai primi scambi Enel che corre in testa al paniere principale con un progresso di oltre l’1% (in avvio saliva di oltre il 2%) dopo i conti del primo semestre diffusi ieri sera a mercato chiuso. Nei primi sei mesi del 2020 il gruppo ha registrato un utile netto ordinario in crescita del 5,6% a 2.405 milioni. Sul fondo del listino invece Eni che cede quasi il 4% nel giorno dei conti, guidando i ribassi del comparto oil. Nel secondo trimestre del 2020 il gruppo del Cane a sei zampe ha riportato una perdita netta di 4,41 miliardi di euro, contro l’utile da 0,42 miliardi del corrispondente periodo del 2019. I risultati sono stati penalizzati dall’effetto Covid e dalle condizioni di oversupply di petrolio e gas. Ma Eni si mostra fiduciosa per il futuro, prevedeno una gradale ripresa della codomanda nel secondo semestre dlel’anno a un ribalzo nel 2021.

La seduta sarà movimentata anche da diverse indicazioni macro. Da cerchiare in rosso il Pil tedesco relativo al secondo trimestre 2020 (si tratta della stima preliminare), ma anche il bollettino economico della Bce, e ancora il tasso di disoccupazione in Italia ed eurozona. Per gli Stati Uniti sotto la lente il Pil annualizzato del secondo trimestre (stima flash) e le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione.

Per la stagione degli utili in Italia sotto la lente i risultati finanziari di A2A, Azimut, Cnh, Inwit, Leonardo, Mediobanca, Nexi, Prysmian, e Recordati. Attesa anche per i conti di alcune big tech Usa del calibro di Amazon e Apple che annunciano i risultati trimestrali dopo la chiusura di Wall Street.