Truffa del QR code: finte multe ai turisti
Allarme truffa in Italia: falsi verbali e codici QR per sottrarre dati e denaro. Scopri i segnali d’allarme e i consigli per difendersi.
Fonte immagine: unsplash
Negli ultimi mesi, sta dilagando una nuova forma di truffa che coinvolge automobilisti ignari, spingendo molti a interrogarsi sulle strategie più efficaci per tutelarsi. Non si parla del consueto raggiro o di semplici sotterfugi, ma di documenti fasulli lasciati sul parabrezza, caratterizzati da una precisione quasi maniacale nei dettagli.
La sensazione di ricevere multe autentiche, unita alla promessa di uno sgravio economico se si paga subito, suscita un senso di urgenza difficile da ignorare. E, come spesso accade, la leva emotiva si rivela uno scenario che facilita l’errore.
La presenza di codici QR su questi avvisi è la novità più sorprendente: scannerizzando il simbolo, ci si ritrova in un sito che pare istituzionale, ma che in realtà cela una forma di quishing ben architettata.
L’impiego di piattaforme finemente contraffatte sta aumentando, e i criminali perfezionano ogni giorno i loro sistemi. Non è un caso che la strategia sia già stata segnalata a Milano, Abbiategrasso e Taormina, città in cui si registra un afflusso di turisti e un continuo turn-over di veicoli in sosta.
Le forze dell’ordine sottolineano come queste truffe si basino sulla capacità dei malintenzionati di riprodurre loghi e layout, generando finte multe indistinguibili da quelli reali. Caratteristica comune è l’assenza di riferimenti univoci all’infrazione o all’autorità che avrebbe emesso la multa.
Truffe del QR code: pagamenti e dati personali
Un aspetto cruciale è la questione dei pagamenti digitali: cliccando sul link abbinato al QR code, l’utente viene convinto a versare cifre che finiscono in conti sconosciuti. In questo modo, i truffatori non solo incassano denaro, ma raccolgono anche dati sensibili.
È bene ricordare che, in Italia, le autorità preposte non sono solite utilizzare link diretti su documenti cartacei per perfezionare il pagamento immediato di multe. Inoltre, quando si procede con metodi ufficiali, il dominio web deve risultare chiaramente riconoscibile: la presenza di sigle bizzarre, link abbreviati o richieste di informazioni eccessivamente dettagliate dovrebbe accendere un campanello d’allarme. Eppure, manipolare la fiducia degli utenti si è dimostrato un meccanismo redditizio per i malviventi.
Consigli per evitare sorprese
Per sottrarsi a truffe come le finte multe, è sempre opportuno leggere con attenzione i documenti lasciati all’interno del veicolo, verificando elementi come data, luogo dell’infrazione e riferimenti dell’ente emittente.
Se si hanno dubbi, è consigliabile consultare i portali istituzionali senza passare dal QR code. Infine, qualora si fosse già caduti nella ragnatela dei raggiri, è fondamentale sporgere denuncia immediata per ostacolare la diffusione di queste pratiche e aiutare le autorità a intervenire in modo più incisivo.
Prestare attenzione alla documentazione, informarsi sui canali ufficiali e mantenere alta la guardia su tutto ciò che riguarda i propri dati personali rimangono i pilastri per arginare il dilagare di queste azioni criminose.
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