Allarme truffe: i QR code nei parcheggi diventano una minaccia
Allarme truffe QR code nei parcheggi: episodi a Verona e Thornaby. Scopri come proteggerti e evitare rischi finanziari.
Fonte immagine: Finanza.com
Ormai non ci si stupisce più di nulla: la fantasia dei truffatori sembra non avere limiti, e l’ultima trovata mette nel mirino proprio gli automobilisti alle prese con la sosta. Sì, avete capito bene: le truffe corrono anche sui marciapiedi delle nostre città, sfruttando l’abitudine, sempre più diffusa, di pagare il parcheggio tramite QR code.
Un gesto che dovrebbe semplificare la vita rischia invece di trasformarsi in un incubo, con i cybercriminali pronti a tendere la loro trappola proprio lì dove meno te lo aspetti.
Come funziona la truffa: la trappola del QR code
La tecnica è tanto semplice quanto subdola: basta un adesivo ben piazzato, magari con un QR code stampato in modo professionale, e il gioco è fatto. L’automobilista, magari di fretta o distratto, inquadra il codice pensando di pagare regolarmente la sosta nei parcheggi.
Peccato che quel QR code sia una copia contraffatta, collegata a un sito che imita in tutto e per tutto la piattaforma ufficiale. Ed è qui che scatta la trappola: una volta inseriti i dati della carta di credito, si spalancano le porte ai malintenzionati, che possono così svuotare conti correnti, effettuare addebiti non autorizzati o addirittura richiedere prestiti a nome della vittima.
Casi reali e allarme in crescita
Non si tratta di episodi isolati: a Verona, ad esempio, l’azienda Amt3 ha dovuto lanciare l’allarme dopo aver scoperto numerosi QR code fasulli appiccicati sui parcometri cittadini. Gli utenti venivano reindirizzati su siti-trappola, lontani anni luce dalle procedure ufficiali.
E se pensate che il fenomeno sia circoscritto all’Italia, basta guardare oltremanica: nel Regno Unito, una signora di settantun anni si è vista prosciugare il conto per oltre 15.000 euro, dopo aver ingenuamente seguito le istruzioni di un QR code manomesso. Una storia che fa riflettere e che dimostra quanto sia urgente alzare il livello di attenzione.
Protezione e consigli pratici: come difendersi davvero
A questo punto la domanda è inevitabile: come possiamo garantirci un minimo di protezione contro questi attacchi sempre più sofisticati? Prima di tutto, occhi aperti: osservate bene se il QR code sembra “fuori posto”, magari incollato sopra l’originale o con una grafica sospetta.
Dopo la scansione, controllate sempre l’indirizzo web che compare: se non è quello ufficiale, meglio lasciar perdere. In alternativa, prediligete i metodi di pagamento tradizionali – monete o carte – e, se proprio volete usare le app, scaricatele solo dagli store ufficiali. Mai e poi mai inserire dati personali o bancari su siti che non vi convincono al 100%. Un pizzico di diffidenza, in questo caso, può davvero fare la differenza e mettere al sicuro il vostro patrimonio da mani poco raccomandabili.
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