Finanza Personale Mercati Borse europee in slancio: inflazione giù e BCE al centro dell’attenzione

Borse europee in slancio: inflazione giù e BCE al centro dell’attenzione

Mercati in attesa della BCE: inflazione Eurozona sotto il 2%, spread a 94 punti. Analisi FTSE MIB e appuntamenti macroeconomici chiave.

4 Giugno 2025 14:30

Mattinata di riflettori puntati sui mercati europei, che aprono la settimana con un deciso slancio in territorio positivo, mentre cresce l’attesa per la riunione della BCE prevista per giovedì. Gli operatori, con lo sguardo rivolto alle prossime mosse dell’istituto di Francoforte, si muovono tra speranze e caute valutazioni, complici i dati macroeconomici che stanno progressivamente delineando uno scenario più disteso sul fronte dei prezzi.

A fare notizia, questa volta, è la inflazione nell’Eurozona, che sorprende gli analisti scivolando sotto la soglia psicologica del 2% per la prima volta negli ultimi sette mesi: un segnale che rafforza le aspettative di un nuovo intervento sui tassi di interesse e accende i fari degli investitori sulle prospettive di crescita per l’area euro.

Eurozona, inflazione sorpresa e BTP stabili: i mercati rispondono con fiducia

Dall’altra parte dell’Atlantico, Wall Street si mantiene su toni moderatamente positivi, con l’S&P-500 che prosegue la sua corsa in area favorevole, pur dovendo fare i conti con il ritorno delle tensioni commerciali tra Stati Uniti, Unione Europea e Cina. Non è passato inosservato, infatti, l’annuncio del presidente Trump relativo al raddoppio delle tariffe su alluminio e acciaio, che dal 4 giugno passeranno al 50%. Eppure, nonostante la rigidità delle misure, la Casa Bianca non rinuncia a un certo ottimismo, lasciando intendere che la strada del dialogo rimane ancora percorribile per trovare un’intesa con Bruxelles e Pechino.

Sul fronte valutario, l’Euro perde colpi nei confronti del Dollaro USA, scivolando a quota 1,138, mentre l’oro subisce una flessione che lo porta a 3.350,2 dollari l’oncia. Da segnalare, invece, il movimento in controtendenza del petrolio: il greggio mette a segno un balzo dell’1,78%, confermando come la volatilità resti una costante sui mercati delle materie prime.

TSE MIB positivo, occhi su BCE e inflazione: cosa aspettarsi dai mercati

In Italia, occhi puntati su FTSE MIB, che archivia la seduta con un progresso dello 0,23%, trainato soprattutto dalla brillante performance di alcuni big del listino. Stabile invece il FTSE Italia All-Share, che si mantiene sostanzialmente invariato a 42.539 punti. Le note dolenti arrivano dal comparto delle medie e piccole capitalizzazioni: il FTSE Italia Mid Cap chiude in calo dello 0,1%, mentre il FTSE Italia Star si limita a una flessione marginale dello 0,01%. Non meno importante, in questo contesto, è il dato sullo spread BTP-Bund, che si attesta a 94 punti base, con il rendimento del decennale italiano che rimane ancorato al 3,41%. Una fotografia che restituisce l’immagine di un mercato obbligazionario in fase di attesa, in cerca di nuovi spunti per rompere l’attuale equilibrio.

Entrando nel dettaglio dei titoli, a brillare in Piazza Affari sono soprattutto STMicroelectronics (+3,44%), Stellantis (+2,58%) e Amplifon (+2,54%), che si distinguono per dinamismo e capacità di attrarre flussi in acquisto. Sul fronte opposto, pesano i ribassi di Mediobanca (-3,04%), Generali Assicurazioni (-2,06%) e Poste Italiane (-1,46%), che finiscono nel mirino delle prese di profitto. Nel segmento MidCap, il palcoscenico è tutto per Technoprobe (+5,65%) e SOL (+2,98%), mentre si segnalano le difficoltà di Juventus (-3,77%) e Italmobiliare (-2,95%), penalizzate da vendite consistenti.

Sul piano macroeconomico, la settimana si preannuncia ricca di appuntamenti in grado di muovere gli equilibri di breve periodo. In Cina, si attende con interesse il dato sul PMI manifatturiero Caixin, stimato in miglioramento a 50,8 punti, segnale che potrebbe offrire nuove prospettive al comparto industriale asiatico. Nell’Eurozona, invece, le attese si concentrano su un’inflazione annuale al 2%, livello che – se confermato – potrebbe spingere la BCE a rivedere la propria strategia sui tassi già nel prossimo meeting. Da non trascurare, infine, il PMI servizi dell’Eurozona, previsto in lieve calo a 48,9 punti, indicatore che riflette le incertezze ancora presenti nel settore terziario.

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