Bezos, l’indotto delle nozze sfiora 1 miliardo, ma non mancano i dubbi
Jeff Bezos e Lauren Sanchez si sposano a Venezia in un evento da 48 milioni di euro. Impatti economici record e critiche ambientali.
Fonte immagine: Finanza.com
A Venezia, quando si parla di eventi che lasciano il segno, il recente matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez ha davvero alzato l’asticella del lusso e delle polemiche.
Tra jet privati che solcano il cielo e chef stellati che incantano i palati, la città lagunare si è trasformata in un palcoscenico internazionale, dove il confine tra fiaba dorata e realtà quotidiana si fa sottile come la nebbia del mattino sul Canal Grande. Il clamore non è mancato, tra sfarzo sfrenato e interrogativi sempre più pressanti sull’equilibrio fragile di Venezia.
Un matrimonio Venezia da record: numeri e protagonisti
Il matrimonio Venezia tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez si è svolto in tre giorni di celebrazioni che hanno visto come cornice luoghi iconici come il Teatro Verde dell’Isola di San Giorgio Maggiore e la Scuola Grande della Misericordia. Una lista di 250 invitati VIP – tra cui spiccano nomi come Bill Gates, Oprah Winfrey, Leonardo DiCaprio e Lady Gaga – ha reso l’evento un vero e proprio red carpet lagunare.
Le cifre? Da capogiro: tra i 40 e i 48 milioni di euro, con un milione destinato solo agli addobbi floreali, tre milioni per il wedding planning e ben 1,5 milioni per il guardaroba della sposa, impreziosito da 27 abiti su misura. Non meno stellare la ristorazione, affidata a chef come Massimo Bottura, per un investimento da un milione di euro.
L’impatto economico e le ricadute sulla città
Se da un lato l’evento ha rappresentato una vetrina globale per la Serenissima, dall’altro il impatto economico ha raggiunto livelli inediti: secondo il Ministero del Turismo, l’indotto generato ha sfiorato i 957,3 milioni di euro, ovvero il 68% del fatturato turistico annuo della città.
Numeri che fanno riflettere e che alimentano il dibattito tra chi vede in queste cifre una manna dal cielo e chi, invece, teme la progressiva trasformazione di Venezia in un set esclusivo per élite mondiali. In questo scenario, ogni euro speso diventa simbolo di opportunità ma anche di tensione tra vocazione internazionale e identità locale.
Lusso e sostenibilità: una convivenza impossibile?
Il rovescio della medaglia non tarda ad arrivare: la presenza di circa 90 jet privati e 30 taxi acquei ha sollevato forti critiche sull’aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, proprio in una città che già vive il peso della sua fragilità ambientale.
Gli attivisti non hanno perso occasione per denunciare la “mercificazione” della laguna, con slogan come “Il 1% rovina il mondo”. In risposta, i novelli sposi hanno deciso di donare un milione di euro al consorzio scientifico Corila, impegnato nello studio dell’ecosistema lagunare, e di sostenere iniziative di tutela come UNESCO e Venice International University.
Ma resta aperta la domanda: eventi di tale portata possono davvero conciliarsi con la tutela di un patrimonio unico al mondo, o il lusso rischia di diventare l’ennesima minaccia per la Venezia che tutti amiamo?
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