Finanza Personale Manovra 2026, ISEE più basso e Assegno Unico più alto: cosa cambia per le famiglie

Manovra 2026, ISEE più basso e Assegno Unico più alto: cosa cambia per le famiglie

Scopri tutte le novità della Manovra 2026: ISEE più basso, Assegno Unico più alto, nuove fasce e vantaggi per famiglie numerose e proprietari di casa.

10 Novembre 2025 15:27

Le riforme in arrivo promettono di incidere in modo considerevole sul budget familiare, offrendo nuove opportunità a chi ha figli o possiede un immobile. Ciò che colpisce è l’ampiezza dei benefici previsti: la Manovra 2026 introduce aumenti mensili, adeguamenti secondo logiche di indicizzazione e regole più leggere per la determinazione dell’ISEE. Il risultato di questa virata normativa potrebbe favorire milioni di contribuenti, andando incontro alle esigenze di giovani genitori, di lavoratori autonomi e di chi, fino a ieri, si sentiva frenato da vincoli troppo rigidi sui redditi. Le prospettive delineano un quadro in cui il sostegno per i figli, sia piccoli sia con disabilità, diventa un pilastro cruciale per ribadire il ruolo sociale della famiglia.

Novità su ISEE e Assegno Unico

La riforma non si limita a modifiche minori: il ISEE subisce un sostanziale rinnovamento, abbassando i valori reddituali per una fetta consistente di contribuenti. In parallelo, il Assegno Unico, denominato anche AUU nelle circolari ufficiali, viene potenziato grazie all’adeguamento programmato all’andamento dell’economia e all’incremento della soglia massima, stimato in circa 1,7%. Questo adeguamento rappresenta un ulteriore passo per sostenere i nuclei con più figli. Tra le misure più vantaggiose spiccano le integrazioni per i figli con disabilità, le madri giovani e coloro che vivono in aree in cui il costo della vita risulta particolarmente elevato. L’obiettivo, in sostanza, è un sostegno metodico e crescente per chi ne ha più bisogno, innescando meccanismi di solidarietà e di rilancio economico.

Sostegno alle famiglie numerose e vantaggi per la prima casa

Grazie all’adeguamento della scala di equivalenza, i nuclei con due o più figli troveranno benefici quantificabili nell’abbassamento del reddito dichiarato ai fini ISEE. In particolare, le famiglie numerose potranno accedere a fasce contributive più favorevoli, allentando la pressione economica su chi ha maggiori costi di mantenimento. Altra novità cruciale riguarda la prima casa, con un incremento della soglia di esclusione dal patrimonio immobiliare che passa da 52.500 a 91.500 euro, più un supplemento per ogni figlio. Questo alleggerimento darà ossigeno a circa il 55% dei proprietari di abitazione, favorendo una riduzione del valore ISEE fino a diverse migliaia di euro.

Impatto dell’inflazione e nuove fasce ISEE

Un passaggio fondamentale è l’aggancio all’andamento dei prezzi: la inflazione non resterà più ai margini del calcolo dei sostegni familiari, ma diventerà una leva per aggiornare in modo costante gli importi erogati. L’introduzione di nuove fasce ISEE, stabilite rispettivamente entro i 17.520 euro, tra 17.520 e 46.000 euro e oltre i 46.000 euro, apre la strada a un sistema che vuole premiare progressivamente chi rientra in situazioni di vulnerabilità. In definitiva, gli studi dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio stimano che l’impatto principale si avvertirà tra i proprietari di casa e chi cresce almeno due figli. Inoltre, regioni come il Nord-Est dovrebbero registrare un tasso di adesione particolarmente alto, mentre nelle isole la percentuale di beneficiari tenderà a essere più contenuta. Tutto ciò delinea un futuro di maggiore inclusione sociale e di riduzione delle disuguaglianze.

Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.