Assegno Unico 2026: aumenti e nuove fasce ISEE, come cambiano gli importi
Da gennaio 2026 l'Assegno Unico aumenta del 1,4% e le fasce ISEE si alzano. Scopri le nuove soglie e come aggiornare l'ISEE entro febbraio per non perdere i benefici.
Arriva una buona notizia per i nuclei familiari italiani che percepiscono l’Assegno Unico. A partire dal 1° gennaio 2026, infatti, il sostegno economico destinato ai figli a carico subirà una trasformazione significativa, con importanti incrementi e un allargamento delle maglie che governano l’accesso ai benefici. Le famiglie beneficeranno di un aumento importi pari al +1,4%, superiore rispetto al +0,8% registrato nel 2025. Ma non è tutto: le fasce ISEE si allargheranno notevolmente, permettendo a molti nuclei di accedere automaticamente a livelli di sostegno più vantaggiosi senza alcuna variazione del loro reddito effettivo.
Un allargamento delle soglie: come cambia l’accesso ai benefici
Le modifiche all’ISEE 2026 rappresentano un cambio di rotta significativo. La prima fascia salirà da 17.227 euro a 17.468 euro, mentre il limite massimo passerà da 45.574 euro a 46.583 euro. Questo significa, in pratica, che molte famiglie riceveranno importi superiori semplicemente grazie alla rivalutazione secondo l’indice FOI. Un esempio chiarisce il concetto: una famiglia con ISEE di 17.300 euro, rimasta fino ad oggi in seconda fascia, nel 2026 rientrerà nella prima fascia con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Il sistema delle maggiorazioni rimane articolato su due livelli ben definiti. Per quanto riguarda gli importi fissi, sono previsti 122,3 euro mensili per figli non autosufficienti, 110,6 euro per disabilità grave, 99,1 euro per disabilità media e 23,3 euro per madri under 21. Le maggiorazioni legate all’ISEE, invece, arrivano fino a 99,1 euro dal terzo figlio in poi e fino a 34,9 euro per il secondo percettore di reddito. Il primo pagamento con i nuovi importi avverrà a febbraio 2026, con inclusione degli arretrati di gennaio.
Attenzione alle scadenze: l’importanza di aggiornare la DSU
Qui sta il nodo cruciale: l’INPS ricorda che chi non presenterà la nuova DSU entro il 28 febbraio 2026 riceverà solamente l’importo minimo, circa 58 euro, a partire da marzo. Per aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, i contribuenti possono utilizzare la DSU precompilata con i dati già presenti nel sistema, la DSU mini per situazioni semplici, oppure l’App INPS Mobile. Chi aggiorna successivamente riceverà l’importo corretto dal mese di presentazione della nuova dichiarazione, con conguaglio degli arretrati. Non rimandare: monitorare le comunicazioni dell’INPS è fondamentale per non perdere i benefici economici previsti.
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