Fisco Tasse e imposte Sigarette, rischio aumenti fino a 3 euro a pacchetto: l’allarme dei tabaccai

Sigarette, rischio aumenti fino a 3 euro a pacchetto: l’allarme dei tabaccai

Aumenti sulle sigarette e nuove accise anche per i prodotti innovativi: ecco il piano della Commissione Europea e le misure della Manovra italiana.

4 Novembre 2025 11:30

L’orizzonte che si sta delineando prevede un sostanziale inasprimento della tassazione del tabacco e un progressivo aumento delle accise, fenomeno che coinvolgerà sia le sigarette tradizionali sia i prodotti innovativi. In parallelo, la Commissione Europea è pronta a introdurre nuove linee guida per un’uniformità mai vista prima, con l’obiettivo di indirizzare i consumatori verso scelte più salutari e limitare la diffusione delle sigarette elettroniche in un quadro di responsabilità condivisa.

La prospettiva di aumenti significativi, anche di diversi euro per singolo pacchetto, fino a 3 euro a confezione in Italia (e in Irlanda e Norvegia un pacchetto di sigarette arriverà a costare 13 euro). rappresenta un segnale di forte discontinuità: si va così a incidere non solo sulle abitudini quotidiane dei fumatori, ma anche sulle dinamiche di mercato, sollevando interrogativi sulla sostenibilità nel lungo periodo. In tutto questo scenario, la Manovra finanziaria italiana ha già definito un programma di rincari graduali per i prossimi anni, alimentando un dibattito acceso su possibili ripercussioni economiche ed effetti sulla salute collettiva.

Verso l’armonizzazione e la lotta al contrabbando

Al centro della strategia comunitaria risalta l’idea di una armonizzazione fiscale più incisiva, concepita per ridurre le differenze di prezzo tra i vari Paesi e contrastare le rotte del mercato nero. Questa visione prende spunto dalle esperienze di nazioni con tassazioni già elevate, dove la riduzione del consumo ha portato a un calo evidente delle patologie fumo-correlate. Non meno importante è l’estensione delle politiche di controllo sul tabacco riscaldato e sull’ampia gamma di prodotti emergenti, con l’obiettivo di regolamentare un settore in crescita esponenziale.

L’attenzione si concentra sulla necessità di modulare la tassazione in base al potere d’acquisto dei singoli territori e di implementare nuove tecnologie di tracciamento che rendano più difficile la compravendita illecita di tabacco sfuso. In aggiunta, l’introduzione di misure di monitoraggio all’avanguardia mira a proteggere i conti dello Stato e a salvaguardare la spesa sanitaria, riducendo al contempo le occasioni di evasione.

L’impatto sull’industria e le reazioni degli operatori

Davanti a uno scenario così complesso, la Federazione Italiana Tabaccai ha espresso perplessità e preoccupazione, ritenendo che gli aumenti previsti possano danneggiare pesantemente la filiera, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. I portavoce del settore puntano il dito sull’esigenza di una regolamentazione più equilibrata, che tenga conto del contesto economico nazionale e offra sgravi a favore dei prodotti innovativi.

Diversi operatori temono infatti che rincari eccessivi possano favorire la ricerca di canali alternativi, spostando parte dei consumi verso circuiti irregolari e depotenziando la campagna antifumo delle istituzioni. D’altra parte, alcuni analisti evidenziano come la riforma possa rappresentare un’opportunità unica per rafforzare la tracciabilità dei prodotti, garantendo maggiore trasparenza sugli introiti fiscali e promuovendo, nel lungo termine, un cambiamento di abitudini di consumo orientato a scelte sempre più responsabili.

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