Fisco Casa Telemarketing e aumenti tariffe: le novità al centro del DDL Concorrenza

Telemarketing e aumenti tariffe: le novità al centro del DDL Concorrenza

Il Ddl Concorrenza 2025 fa discutere: emendamenti su tariffe telefoniche e dati di portabilità sollevano polemiche tra operatori e consumatori.

29 Ottobre 2025 14:30

In un clima di acceso confronto politico, il Disegno di Legge Concorrenza 2025 rappresenta l’ultimo terreno di scontro tra le diverse forze parlamentari. Al centro della discussione spiccano le tariffe telefoniche e la possibilità di adeguarle automaticamente a un indice di inflazione in rapida crescita, scenario che sta animando gli operatori e le associazioni dei consumatori.

Il settore delle telecomunicazioni attraversa una fase di profonda trasformazione, sospinto dalla necessità di investimenti in 5G e fibra per garantire servizi più performanti. In questo contesto, le proposte legislative sollevano non poche perplessità: da un lato, il rischio di imporre modifiche contrattuali senza adeguato consenso esplicito; dall’altro, la necessità di mantenere forme di tutela del consumatore che ne salvaguardino i diritti fondamentali.

Aumenti tariffari e diritto di recesso

Un emendamento inizialmente sostenuto da alcuni esponenti di Forza Italia e Lega ambiva a rendere automatico l’aggiornamento delle tariffe in caso di variazione dell’indice dei prezzi, senza offrire un vero diritto di recesso gratuito per l’utenza. Gli operatori giustificavano tale richiesta evidenziando la pressione degli investimenti infrastrutturali, ritenuti indispensabili per potenziare il mercato e garantire un servizio all’altezza delle nuove tecnologie.

Tuttavia, la forte opposizione delle associazioni dei consumatori, che temevano un indebolimento delle tutele previste dall’Agcom, ha spinto i promotori a ritirare il testo. Il confronto rimane aperto, con la prospettiva di istituire un tavolo tecnico volto a individuare soluzioni più bilanciate tra le esigenze degli operatori e quelle della collettività.

Dati personali e telemarketing

Non meno controversa la proposta relativa all’uso dei dati portabilità, che avrebbe permesso l’impiego delle informazioni raccolte durante il cambio operatore a fini commerciali. Sebbene fosse previsto un consenso preventivo da parte dell’utente, in molti temevano che ciò avrebbe innescato forme più aggressive di telemarketing.

Le proteste si sono concentrate sull’eventualità di ricevere un numero crescente di telefonate promozionali, potenzialmente lesive della tranquillità individuale e della protezione dei dati personali. Anche in questo caso, le pressioni mediatiche e la decisa opposizione delle associazioni dei consumatori hanno portato al ritiro dell’emendamento, sebbene la questione non appaia affatto risolta.

Registro delle Opposizioni e sicurezza futura

Le preoccupazioni legate alla gestione dei dati personali si intrecciano con l’introduzione delle prossime misure di blocco delle chiamate. A partire dal 19 agosto 2025, la nuova normativa consentirà a tutti i possessori di cellulari di iscriversi al Registro delle Opposizioni, ampliando la platea di chi potrà evitare le chiamate commerciali indesiderate.

Tale innovazione, voluta con forza dai consumatori e dalle autorità garanti, mira a creare un equilibrio tra la libertà delle imprese di promuovere i propri servizi e la salvaguardia della privacy individuale. Archiviati i tentativi di forzare la mano su automatismi tariffari e politiche commerciali discutibili, il Parlamento dovrà ora individuare un percorso di riforme che tuteli il mercato senza sacrificare i diritti fondamentali di ognuno.

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