Pensionati all’estero: cresce il numero di italiani in fuga dal Fisco
Nel 2024 crescono i pensionati italiani che si trasferiscono all’estero. Scopri le destinazioni preferite, i vantaggi fiscali e le implicazioni economiche.
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L’idea di vedere nuovi orizzonti dopo una vita di lavoro sta convincendo sempre più pensionati italiani a cercare soluzioni che offrano condizioni più vantaggiose rispetto al contesto nazionale. In molti casi, la scelta di trasferirsi all’estero nasce dal desiderio di trovare un clima mite, un carico fiscale più leggero e un ambiente a misura di over 65.
Il fenomeno non è più circoscritto a pochi avventurieri, ma riguarda migliaia di persone che individuano opportunità di risparmio e vivibilità in paesi vicini e lontani. Basta un rapido confronto con altre realtà europee e mediterranee per capire quanto sia ampio il ventaglio di possibilità a disposizione, tanto che chi si appresta a lasciare l’Italia considera sempre più spesso anche aspetti come l’accesso alle cure sanitarie, la presenza di comunità italiane e la facilità nei collegamenti aerei.
Sempre più pensionati scelgono la Spagna: risparmio e qualità di vita
Tra le mete preferite spicca la Spagna, apprezzata per le aliquote minime e le vantaggi fiscali che consentono di ridurre notevolmente il peso sulle pensioni, offrendo prospettive di spesa più sostenibili. Non stupisce che diverse località iberiche vedano crescere il numero di connazionali alla ricerca non solo di sole, ma di un sistema che tuteli la terza età con costo della vita moderato e servizi adeguati.
Un tempo era il Portogallo a guidare questa tendenza, ma dopo alcune revisioni normative gli ingressi sono calati. Nuovi approdi come la Tunisia o l’Albania attirano con un bilancio equilibrato tra spese quotidiane e qualità di vita, mentre Francia e Svizzera rimangono scelte solide per chi predilige strutture sanitarie d’eccellenza.
Il fenomeno della migrazione dei pensionati
La migrazione dei pensionati ha effetti che vanno ben oltre i singoli spostamenti. Quando un numero significativo di persone decide di cambiare residenza, si innescano meccanismi che toccano il gettito fiscale, l’indotto turistico e la disponibilità di servizi nelle città d’origine.
Nonostante il desiderio di un futuro più sereno, non tutti valutano con la dovuta attenzione le implicazioni burocratiche o la mancanza di una rete familiare. Basti pensare alle difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie specialistiche, oppure alle tempistiche per l’incasso della pensione. Eppure, l’entusiasmo per una nuova avventura si conferma spesso più forte delle possibili complicazioni.
Trasferirsi da pensionati per vivere meglio
Osservare come queste ondate di partenze influiscano sul mercato immobiliare italiano offre una prospettiva concreta dell’impatto a medio e lungo termine. Alcune aree interne si spopolano ulteriormente, mentre le grandi città risentono in parte della contrazione di domanda da parte di chi vende la propria casa per investire all’estero.
Il tema è divenuto centrale anche per le istituzioni, che temono un depauperamento economico e umano se il trend non verrà arginato da politiche dedicate. Il futuro potrebbe vedere misure ad hoc per incentivare chi sceglie di rimanere, tutelando le fasce di reddito più basse e potenziando i servizi a misura di senior, nel tentativo di preservare un importante patrimonio di esperienza e di legami sociali.
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