Dazi: Meloni punta sull’UE, Trump rilancia la sfida
Trump impone dazi USA al 30% sull'UE dal 1° agosto: reazioni di Von der Leyen, Meloni e rischi per l'Italia. Europa pronta a contromisure.
Fonte immagine: ansa
La questione dei dazi segna un nuovo capitolo di tensioni tra la UE e l’amministrazione di Donald Trump. Da quando il presidente ha introdotto un aumento tariffario del 30% in arrivo nel 2025, le relazioni commerciali transatlantiche hanno assunto toni particolarmente accesi.
L’Italia, peraltro, risulta uno dei Paesi più colpiti, con la prospettiva di perdite stimate in decine di miliardi di euro all’anno. L’atmosfera, già tesa, fa presagire una possibile guerra commerciale che rischia di generare un duro contraccolpo sul commercio globale e di creare un clima di diffidenza reciproca fra i partner occidentali.
Dazi: prospettive e Timori
La premier italiana Giorgia Meloni ha richiamato tutti alla prudenza, ricordando che il governo è in stretto contatto con la Commissione europea e con tutti gli attori impegnati nella trattativa sui dazi.
Una guerra commerciale interna all’Occidente ci renderebbe tutti più deboli di fronte alle sfide globali che insieme affrontiamo. L’Europa ha la forza economica e finanziaria per far valere le proprie ragioni e ottenere un accordo equo e di buon senso.
In parallelo, il ministro dell’Economia tedesco ha ventilato l’ipotesi di ritorsioni, mentre diverse associazioni imprenditoriali chiedono con fermezza un accordo che possa arginare gli effetti di queste nuove tariffe.
L’idea di un’escalation protezionistica, in cui ogni nazione alza i propri presìdi doganali, viene giudicata dannosa per la cooperazione internazionale. La tensione interessa soprattutto i settori manifatturieri e tecnologici, con il rischio di influire pesantemente sugli scambi commerciali in tutto il continente.
La Postura della Commissione Europea
La presidente Ursula von der Leyen insiste sulla necessità di una diplomazia attiva, anticipando possibili misure difensive se i colloqui non dovessero dare frutti. L’EU lavora su una strategia bilanciata, tesa a scongiurare un’escalation incontrollata dei dazi.
Si parla di negoziati continui con Washington per individuare compromessi in grado di evitare ulteriori inasprimenti, pur mantenendo fermezza a tutela degli interessi comunitari. Per molti osservatori, la sfida è trovare un equilibrio tra la difesa delle economie nazionali e la stabilità dei rapporti internazionali.
Nel complesso, l’auspicio è che la ragione prevalga e si arrivi a una soluzione condivisa.
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