Inquinamento auto: ecco la classifica dei motori più “puliti”
Quali sono i motori più puliti? Scopri le auto che inquinano di meno tra soluzioni elettriche e idrogeno verde ai vertici per sostenibilità.
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Negli ultimi anni, i progressi tecnologici hanno aperto la strada a una trasformazione radicale nel settore della mobilità. Con l’emergere delle auto elettriche, gli esperti del settore evidenziano come nuove soluzioni a basso impatto ambientale stiano guadagnando terreno, delineando un futuro sempre più rispettoso nei confronti dell’inquinamento del pianeta da parte del mondo auto.
L’International Council on Clean Transportation (ICCT) ha da poco pubblicato un’indagine che quantifica con precisione le emissioni CO2 di differenti tipologie di veicoli nel loro intero ciclo di vita. I risultati parlano chiaro: i motori tradizionali a benzina e diesel sfiorano valori tra 203 e 235 grammi di anidride carbonica al chilometro, mentre quelli elettrici alimentati da fonti rinnovabili si attestano a 52 grammi, e le vetture a idrogeno verde addirittura a 50 grammi.
Inquinamento auto: ruolo della mobilità sostenibile
Il concetto di mobilità sostenibile si fa strada con forza in Europa, dove la crescente integrazione delle energie rinnovabili promette di ridurre ulteriormente l’inquinamento ambientale delle auto.
Secondo gli studiosi, l’uso dell’energia pulita, sia per ricaricare le batterie sia per alimentare la tecnologia a idrogeno, risulta cruciale per spingere l’ago della bilancia verso una mobilità più verde: le auto elettriche rifornite col mix energetico europeo registrano ora 63 grammi di anidride carbonica per chilometro, valore più che dimezzato rispetto ai motori a combustione interna.
Marta Negri, ricercatrice presso l’ICCT, sottolinea che la produzione di idrogeno comporta un notevole consumo di energia rinnovabile, ragione per cui l’adozione di questa tecnologia potrebbe essere particolarmente utile in alcuni comparti specifici.
Efficienza energetica e biocarburanti
Nel quadro della lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento, ogni passo avanti in termini di efficienza energetica rappresenta un vantaggio competitivo. La ricarica diretta delle batterie delle auto, infatti, risulta più efficiente rispetto alla trasformazione dell’energia in idrogeno, soprattutto se si considera il percorso urbano.
Tuttavia, non va trascurato il ruolo dei biocarburanti, soprattutto per la navigazione marittima e il trasporto aereo, dove le sfide tecniche per un’elettrificazione completa restano complesse.
Gli esperti concordano sul fatto che, in un futuro non troppo lontano, la disponibilità di carburanti sostenibili potrebbe offrire un’ulteriore spinta alla transizione ecologica, creando un ventaglio di approcci alternativi.
Investimenti e infrastrutture
La crescita del mercato delle auto elettrico, accompagnata dal rafforzamento delle infrastrutture di ricarica, richiede investimenti strategici sia nel settore automobilistico sia in quello finanziario.
Per garantire uno sviluppo armonioso, gli operatori di settore dovranno puntare su reti di ricarica capillari e su sistemi di produzione energetica realmente sostenibili. In parallelo, la ricerca sull’idrogeno si afferma come uno dei pilastri della prossima generazione di trasporti pesanti e navali, offrendo quella versatilità necessaria a completare un mosaico di soluzioni.
Alla luce di queste evoluzioni, gli analisti suggeriscono che solo un impegno congiunto tra politica, industria e consumatori potrà accelerare la transizione verso un modello di mobilità che metta al centro il rispetto dell’ambiente, meno inquinamento e la qualità della vita.
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