Fisco Casa Addio doppia conformità: regole edilizie semplificate, cosa cambia

Addio doppia conformità: regole edilizie semplificate, cosa cambia

Il Decreto Salva Casa semplifica le procedure edilizie, elimina la doppia conformità e aggiorna la modulistica. Scopri tutte le novità.

29 Giugno 2025 11:00

Il settore edilizio italiano si trova oggi davanti a una svolta epocale, una vera e propria ventata di aria fresca portata dal Decreto Salva Casa. Si tratta di una riforma attesa da tempo, che punta a semplificare la vita di cittadini, professionisti e investitori, riducendo la burocrazia e restituendo valore agli immobili.

Un cambio di passo che, finalmente, mette al centro la praticità e la trasparenza, offrendo nuove opportunità per chi desidera regolarizzare la propria casa e investire nel mattone italiano.

Una rivoluzione nelle semplificazioni edilizie

Non si tratta di una semplice modifica normativa, ma di un vero terremoto nel panorama delle semplificazioni edilizie. Il cuore pulsante della riforma è senza dubbio l’abolizione della famigerata doppia conformità, una zavorra che per anni ha bloccato pratiche e lasciato nell’incertezza migliaia di proprietari.

Oggi, grazie all’articolo 36-bis del D.P.R. 380/01, basta dimostrare la conformità urbanistica attuale e quella edilizia al momento dell’intervento, eliminando il doppio passaggio che spesso si rivelava insormontabile. Una semplificazione che non solo accelera i tempi, ma apre la strada alla regolarizzazione di molte situazioni prima considerate irrisolvibili.

Nuova modulistica edilizia e regole più chiare

Un altro aspetto da non sottovalutare è l’introduzione della nuova modulistica edilizia unificata su scala nazionale. CILA, SCIA e permesso di costruire ora parlano la stessa lingua, con moduli standardizzati che includono sezioni specifiche per tolleranze costruttive, cambi di destinazione d’uso e accertamenti di conformità.

Un passaggio epocale che costringe Regioni e Comuni ad adeguarsi entro maggio 2025, eliminando finalmente il labirinto di procedure locali e garantendo a tutti regole certe e uguali su tutto il territorio. Un segnale di modernità e chiarezza che, in un Paese spesso ostaggio della burocrazia, non può che essere accolto con favore.

Sanzioni riviste e opportunità per investitori

Non meno rilevante la revisione del sistema sanzionatorio: per la SCIA in sanatoria, le multe sono ora calibrate in modo più equo, oscillando tra 1.032 e 10.328 euro in assenza di doppia conformità e scendendo a 516-5.164 euro in caso di conformità verificata. Particolare attenzione è riservata agli immobili vincolati, per cui le sanzioni possono raggiungere i 10.329 euro e resta l’obbligo di ripristino.

Un impianto sanzionatorio che punta a responsabilizzare senza penalizzare eccessivamente, stimolando la regolarizzazione. Il vero punto di forza, però, è l’impatto economico: i proprietari potranno regolarizzare i propri immobili a costi ridotti, mentre il valore di mercato degli edifici sanabili salirà, creando nuove opportunità di investimento e crescita nel settore immobiliare italiano.

Un’occasione da cogliere al volo

In questo scenario, aggiornarsi sulla normativa diventa fondamentale per tutti gli attori coinvolti. Professionisti e investitori sono chiamati a valutare con attenzione il proprio patrimonio immobiliare, sfruttando le nuove regole per cogliere al volo le opportunità di regolarizzazione e valorizzazione.

Il Decreto Salva Casa rappresenta, senza dubbio, un passo avanti verso una maggiore efficienza, legalità e trasparenza, tracciando una nuova rotta per il futuro dell’edilizia italiana. Chi saprà anticipare i tempi e agire con tempestività potrà davvero trasformare questa rivoluzione normativa in un vantaggio competitivo.

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