Flat tax, partite IVA e concordato: le scadenze da rispettare
Scopri le novità del concordato preventivo biennale 2025-2026: scadenze, aliquote flat tax e l'esclusione dei forfettari.
Fonte immagine: Finanza.com
Il concordato preventivo biennale si appresta a cambiare il volto della fiscalità per le partite IVA, portando una ventata di novità e soluzioni su misura per chi opera nel mondo del lavoro autonomo.
Se da un lato la pianificazione anticipata dell’imponibile per due anni consecutivi offre maggiore certezza e programmazione, dall’altro introduce una serie di accorgimenti che vale la pena analizzare con attenzione, soprattutto alla luce delle nuove scadenze e delle regole pensate per favorire la trasparenza e la compliance fiscale.
Flat tax e aliquote fiscali: come cambiano le regole del gioco
Tra le innovazioni di rilievo spicca la flat tax opzionale, che promette di semplificare la vita dei contribuenti grazie a un’imposta dal funzionamento chiaro e, soprattutto, predeterminato. Il versamento del saldo dovrà avvenire tassativamente entro il 30 giugno 2025, pena la perdita dei benefici legati all’accordo con il Fisco.
Le aliquote fiscali saranno tutto fuorché uniformi: per chi si affida agli ISA, la percentuale oscillerà tra il 10% e il 15% a seconda del grado di affidabilità fiscale, mentre per i contribuenti in regime forfettario si parla di una forbice tra il 3% e il 10%.
Il calcolo? Semplice solo sulla carta: la base imponibile sarà la differenza tra il reddito concordato per il 2024 e quello effettivo del 2023, con un occhio di riguardo – e qualche maggiorazione – per chi supera la soglia degli 85.000 euro.
Regime forfettario: esclusione e motivazioni
Non passa inosservata la scelta di escludere dal concordato preventivo biennale i contribuenti in regime forfettario a partire dal 2025. Una decisione che nasce da numeri inequivocabili: su 460.000 potenziali interessati, solo 100.000 hanno effettivamente aderito alla proposta.
Una partecipazione decisamente al di sotto delle aspettative, che ha spinto il legislatore a rivedere i criteri di accesso, puntando su una platea più selezionata e motivata a instaurare un rapporto di fiducia con l’Amministrazione finanziaria.
Strumenti digitali e nuove opportunità di adesione
Per rendere più agevole l’ingresso nel nuovo sistema, l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto “Il tuo Isa 2025 Cpb”, un software intuitivo pensato per guidare passo dopo passo i contribuenti nella valutazione dell’indice di affidabilità e nell’adesione al programma per il biennio 2025-2026.
Un’opportunità da cogliere al volo, sia tramite la dichiarazione dei redditi sia in autonomia, per chi desidera anticipare i tempi e mettersi al riparo da spiacevoli sorprese. Insomma, il concordato preventivo biennale si conferma una sfida ma anche una grande occasione per chi punta a una gestione fiscale più consapevole e sostenibile.
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