Viaggiare in Europa? Ecco le tratte con i pedaggi più salati
Un'analisi di Tollwayr svela le infrastrutture stradali più costose d'Europa, dall'Eurotunnel alle autostrade italiane e francesi.
Viaggiare attraverso l’Europa può trasformarsi in una vera e propria sfida per il portafoglio, soprattutto quando ci si trova a dover affrontare pedaggi che, più che semplici costi di transito, sembrano balzelli capaci di mettere in crisi anche il viaggiatore più navigato.
Se pensavate che attraversare il continente fosse solo una questione di chilometri e carburante, vi sbagliate di grosso: basta dare un’occhiata ai dati per capire che l’Eurotunnel rappresenta il simbolo di questa tendenza, con tariffe che lasciano poco spazio alle interpretazioni e impongono una riflessione seria su quanto la mobilità in Europa sia ormai legata a doppio filo alle logiche di mercato.
I pedaggi che fanno discutere: Francia regina dei costi
Quando si parla di autostrade francesi, il portafoglio inizia a tremare. Non è un mistero che la Francia detenga il primato per le tariffe più elevate del continente: la tratta Parigi-Marsiglia, ad esempio, raggiunge cifre da capogiro, soprattutto per i mezzi pesanti.
Ma non è tutto: anche percorsi più brevi, come il tratto Courbevoie-Orgeval, fanno registrare costi al chilometro che sembrano quasi una tassa di lusso. In questo scenario, ogni chilometro percorso assume il sapore di una scelta strategica, e non sono pochi gli automobilisti che si interrogano sulla reale convenienza di queste infrastrutture.
L’Italia e i suoi record: tra pedaggi e tunnel alpini
Non è solo la Francia a far parlare di sé: anche le autostrade italiane sanno come farsi notare, con tratte come Milano-Bari e Milano-Roma che si posizionano stabilmente tra le più costose d’Europa. A completare il quadro ci pensano i grandi tunnel alpini, vere e proprie opere di ingegneria che, però, si fanno pagare a peso d’oro.
Il Traforo del Monte Bianco, con i suoi 52 euro, e il Frejus, che non è da meno, rappresentano un ostacolo non solo fisico ma anche economico per chi deve attraversare le Alpi. In questo contesto, ogni attraversamento diventa una decisione da ponderare attentamente, soprattutto per le aziende di trasporto che vedono lievitare i costi operativi.
Collegamenti internazionali e impatto economico
Non si può parlare di infrastrutture senza citare il Ponte Øresund, il collegamento tra Danimarca e Svezia che, con i suoi 66 euro per meno di 16 chilometri, si aggiudica un posto d’onore nella classifica dei pedaggi più salati.
Questi costi non sono semplici numeri: incidono profondamente sulla mobilità quotidiana, costringendo molti a cercare percorsi alternativi e obbligando gli investitori a valutare con attenzione la sostenibilità di ogni progetto. In definitiva, la gestione economica delle grandi infrastrutture europee non è più solo una questione tecnica, ma un vero e proprio nodo strategico per il futuro della mobilità e dell’economia continentale.
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