Fisco Tasse e imposte Chi è in affitto deve pagare la TARI?

Chi è in affitto deve pagare la TARI?

Esplora le regole sull'uso del deposito cauzionale per coprire il mancato pagamento della TARI da parte dell'inquilino. Tutela legale e giurisprudenza.

13 Giugno 2025 18:00

Nel mondo delle locazioni, uno degli argomenti che più spesso genera dubbi e incomprensioni tra le parti è la gestione del deposito cauzionale in relazione al pagamento della TARI. È proprio in questi dettagli, apparentemente secondari ma in realtà decisivi, che si annida la differenza tra una gestione serena e una fonte inesauribile di controversie tra locatore e inquilino.

Comprendere a fondo le regole che disciplinano questi aspetti è il primo passo per evitare spiacevoli sorprese alla fine del contratto di locazione e per tutelare davvero i propri interessi.

Obblighi e responsabilità: chi paga la TARI?

Quando si parla di TARI, la normativa è piuttosto chiara: il soggetto obbligato al pagamento è il proprietario che risiede nell’immobile. In caso di contratto di locazione inferiore a sei mesi, è il proprietario a dover pagare la TARI. Per gli affitti più lunghi, invece, spetta all’inquilino, ovvero colui che utilizza effettivamente l’immobile. Il locatore, salvo patti contrari inseriti nel contratto di locazione, non risponde del mancato versamento della tassa sui rifiuti da parte dell’inquilino.

In altre parole, il Comune può rivolgersi direttamente a chi occupa l’immobile, applicando sanzioni e interessi in caso di inadempienza. Ecco perché è fondamentale che le parti definiscano fin dall’inizio, con la massima chiarezza, a chi spetta l’onere del pagamento e come vanno gestite eventuali situazioni di morosità.

Il deposito cauzionale: garanzia sì, ma con limiti

Il deposito cauzionale viene spesso percepito come una sorta di salvadanaio a cui il locatore può attingere liberamente in caso di problemi. La legge in realtà stabilisce che questa somma può essere utilizzata solo per coprire danni all’immobile o specifiche inadempienze contrattuali.

L’utilizzo della cauzione per saldare debiti relativi alla TARI non è consentito, se non espressamente previsto dal contratto di locazione o da una sentenza. Il rischio, in caso contrario, è quello di incorrere in contestazioni che possono sfociare in veri e propri contenziosi legali.

Chiarezza contrattuale: la chiave per evitare controversie

Alla luce di quanto detto, appare evidente come la trasparenza e la precisione nella redazione del contratto di locazione siano elementi imprescindibili per la tutela di entrambe le parti.

Indicare in modo esplicito chi deve pagare la TARI, le modalità di utilizzo del deposito cauzionale e le conseguenze di eventuali inadempienze permette di evitare fraintendimenti e di ridurre al minimo il rischio di conflitti. In un settore dove spesso si tende a “lasciar correre”, una buona dose di attenzione ai dettagli può davvero fare la differenza, garantendo un rapporto più equilibrato e rispettoso tra locatore e inquilino.

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