Finanza Personale Incentivi rottamazione auto: chi può richiederli?

Incentivi rottamazione auto: chi può richiederli?

Il Governo italiano dirotta fondi Pnrr per incentivi fino a 11mila euro per auto elettriche. Scopri chi può beneficiarne e come funziona il piano.

20 Maggio 2025 17:30

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) italiano compie una svolta significativa nella sua strategia per la mobilità sostenibile. Il Governo ha deciso di dirottare quasi 600 milioni di euro, inizialmente destinati all’installazione di 20.500 colonnine di ricarica elettrica, verso un programma di incentivi per la rottamazione auto e l’acquisto di veicoli a zero emissioni. Questa decisione, che mira a un impatto immediato sulla qualità dell’aria, si rivolge in particolare alle famiglie a basso reddito e alle aree urbane più inquinate.

Sotto la guida del ministro Tommaso Foti, la cabina di regia del Pnrr ha approvato la redistribuzione di 597 milioni di euro. Tali fondi saranno utilizzati per finanziare un nuovo programma di incentivi, che scadrà il 30 giugno 2026. Questa manovra si propone di sostituire circa 39mila veicoli inquinanti con auto elettriche e veicoli commerciali a zero emissioni, incentivando così un rapido rinnovamento del parco auto nazionale.

Chi potrà beneficiare degli incentivi rottamazione auto

Il nuovo piano di incentivi è stato pensato per essere il più inclusivo possibile. Le famiglie con un Isee fino a 30mila euro potranno ricevere fino a 11mila euro per l’acquisto di auto elettriche di categoria M1. Per le famiglie con un reddito compreso tra 30mila e 40mila euro, il contributo massimo sarà di 9mila euro. Inoltre, le microimprese potranno ottenere contributi fino a 20mila euro per l’acquisto di veicoli commerciali delle categorie N1 e N2.

La distribuzione degli incentivi sarà modulata in base al reddito, per garantire che le risorse raggiungano chi ne ha più bisogno. L’obiettivo è quello di favorire la transizione ecologica anche tra le fasce economicamente più deboli, spesso escluse da questo tipo di iniziative.

Le motivazioni dietro la scelta

Secondo quanto dichiarato dal Governo, la decisione di modificare gli obiettivi relativi alle infrastrutture di ricarica è stata presa in risposta alla scarsa domanda del mercato. Nel documento di revisione inviato alla Commissione Europea, l’esecutivo ha sottolineato l’importanza di “investire dove l’impatto positivo è garantito e rapido“. Questa scelta strategica punta a massimizzare l’efficacia delle risorse disponibili, concentrandosi su interventi immediatamente percepibili.

Le reazioni a questa manovra sono state contrastanti. Da un lato, è stata accolta favorevolmente come un mezzo efficace per ridurre rapidamente l’inquinamento nelle città. Dall’altro, ha sollevato preoccupazioni riguardo al rallentamento nello sviluppo di un’infrastruttura di ricarica adeguata per supportare la diffusione dei veicoli elettrici.

Una sfida per il futuro

La sfida principale per il Governo sarà quella di bilanciare l’urgenza della transizione ecologica con la necessità di costruire un’infrastruttura robusta e sostenibile. Sebbene l’iniziativa dirottata verso gli incentivi auto elettriche rappresenti un passo avanti per la mobilità sostenibile, resta cruciale il potenziamento della rete di ricarica. Solo attraverso un approccio integrato sarà possibile garantire un futuro a zero emissioni, ottimizzando al contempo l’utilizzo delle risorse del Pnrr Italia.

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