Conti Cosa fare se la banca blocca il conto corrente

Cosa fare se la banca blocca il conto corrente

Approfondisci i motivi per cui una banca può bloccare un conto corrente, i diritti dei clienti e i passi per risolvere eventuali controversie.

15 Maggio 2025 09:00

Aprire l’app della propria banca e trovarsi con il conto corrente bloccato è un’esperienza che può generare confusione e preoccupazione. Ma quali sono i motivi dietro a questa misura e come si possono proteggere i propri diritti? La risposta risiede nelle leggi e nei regolamenti, in particolare nella normativa antiriciclaggio che le banche sono tenute a rispettare.

Secondo il Decreto Legislativo 231/2007, le banche hanno l’obbligo di effettuare un’adeguata verifica della clientela non solo al momento dell’apertura del conto, ma anche durante l’intero rapporto con il cliente. Questo processo include un monitoraggio costante delle transazioni per assicurarsi che siano in linea con il profilo economico dichiarato. Ad esempio, se un cliente con entrate mensili documentate di 2.000 euro inizia a ricevere bonifici di grandi importi da fonti sconosciute, la banca potrebbe considerare tali operazioni anomale e richiedere spiegazioni.

In presenza di sospetti concreti, l’istituto di credito può inviare una segnalazione di operazioni sospette all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Tuttavia, questo non implica necessariamente il blocco conto immediato, a meno che non emergano circostanze particolarmente gravi.

I casi in cui la banca può bloccare il conto corrente

Le due principali situazioni che possono portare al blocco del conto sono:

  • il sospetto di attività illecite come il riciclaggio di denaro;
  • l’impossibilità di completare l’adeguata verifica del cliente.

Quest’ultima può verificarsi quando il titolare del conto non fornisce i documenti richiesti o non chiarisce operazioni ritenute anomale. In casi estremi, ciò potrebbe portare anche alla chiusura del conto stesso.

Cosa fare se la banca blocca il conto

È essenziale sottolineare che ogni azione intrapresa dalla banca deve rispettare i principi di correttezza e buona fede. Un blocco ingiustificato può essere contestato dal cliente, rivolgendosi all’Arbitro Bancario Finanziario o intraprendendo un’azione legale. La banca, infatti, non può trattenere i fondi del cliente senza un provvedimento emesso da un’autorità giudiziaria.

Se vi trovate con il conto bloccato, il primo passo è rispondere prontamente alle richieste della banca, fornendo tutta la documentazione necessaria. È importante mantenere una traccia scritta di tutte le comunicazioni, che potrebbe risultare utile in caso di contestazioni future. Nel caso in cui riteniate il blocco illegittimo, consultare un avvocato esperto in diritto bancario è una scelta consigliabile.

Il sistema bancario, per funzionare correttamente, richiede una collaborazione attiva tra cliente e istituto. Da un lato, le banche hanno il dovere di vigilare contro possibili attività illegali; dall’altro, devono operare nel rispetto dei diritti dei clienti, garantendo trasparenza e chiarezza in ogni fase del rapporto.

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