Lavoro Tagli ai fondi per la manutenzione stradale, cantieri fermi e posti di lavoro a rischio

Tagli ai fondi per la manutenzione stradale, cantieri fermi e posti di lavoro a rischio

1,7 miliardi di euro tagliati alla manutenzione stradale. Province e sindaci preoccupati per sicurezza e cantieri. Salvini promette recuperi.

24 Maggio 2025 10:15

Un nuovo capitolo si apre nel delicato tema della manutenzione stradale in Italia, con una decisione che ha già sollevato un’ondata di critiche. Un taglio significativo, pari a 1,7 miliardi di euro, ha ridotto le risorse destinate alla sicurezza delle infrastrutture viarie, reindirizzando il 70% dei fondi verso altri progetti.

Questa mossa, che ha provocato il blocco di cantieri programmati, rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza degli automobilisti e alla stabilità delle economie locali.

Le Province italiane, attraverso la loro Unione nazionale, hanno lanciato un grido d’allarme. La situazione è particolarmente critica in Emilia-Romagna, dove i fondi sono stati quasi dimezzati: dai 137,5 milioni inizialmente previsti, si è scesi a soli 66 milioni fino al 2028. Un caso emblematico è quello di Bologna, che nel biennio 2025-2026 perderà ben 6,9 milioni di euro. In un contesto in cui il fabbisogno annuale per la manutenzione stradale si aggira intorno ai 20 milioni di euro, riceverne appena 5 milioni è un duro colpo che rende impossibile portare avanti interventi essenziali.

Salvini taglia i fondi per le strade ma “non c’entra il Ponte sullo Stretto”

Non mancano le reazioni politiche a questa drastica riduzione dei fondi. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha respinto con forza le accuse secondo cui i tagli sarebbero collegati al progetto del Ponte sullo Stretto. Durante un incontro a Genova, Salvini ha spiegato che l’aumento dei costi di altre opere infrastrutturali, in particolare nel capoluogo ligure, ha reso necessaria la riallocazione delle risorse. Una parte di queste, ha promesso il ministro, sarà recuperata e destinata proprio a Genova, una città che, nonostante le polemiche, rappresenta una priorità anche per amministrazioni locali non allineate al governo centrale.

Le conseguenze di questi fondi tagliati non si limitano alla manutenzione stradale. Le ripercussioni si fanno sentire su più livelli, colpendo duramente le economie locali. I cantieri bloccati rappresentano un ostacolo per lo sviluppo economico, mettendo in difficoltà lavoratori e aziende del settore. Il rischio è che questa situazione si protragga per anni, aggravando ulteriormente la già fragile condizione delle infrastrutture italiane.

Sicurezza stradale messa in secondo piano

La sicurezza stradale, tema centrale e non negoziabile, sembra essere stata messa in secondo piano. Con interventi rimandati e risorse insufficienti, cresce il pericolo per automobilisti e pedoni. Nonostante le rassicurazioni di Salvini, l’incertezza domina il panorama infrastrutturale italiano. La mancanza di una visione strategica e di una pianificazione efficace solleva dubbi sulla capacità del governo di garantire un sistema viario sicuro e moderno.

La situazione richiede un intervento immediato e un ripensamento delle priorità. È essenziale che il governo affronti con urgenza il tema della manutenzione stradale, trovando soluzioni che permettano di garantire la sicurezza dei cittadini e di sostenere l’economia locale. Solo attraverso una gestione responsabile delle risorse e una pianificazione a lungo termine sarà possibile superare questa crisi e ridare slancio al sistema infrastrutturale italiano.

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