Scioperi trasporti 14-18 ottobre: taxi, treni e bus fermi
Dal 14 al 18 ottobre 2025 scioperi in tutta Italia: coinvolti taxi, treni, trasporto pubblico locale e merci ferroviarie. Ecco le città interessate.
Fonte immagine: Finanza.com
Settimana nera quella che si delinea all’orizzonte per il settore dei scioperi dei trasporti in Italia, un vero e proprio ciclone di agitazioni sindacali che coinvolgerà l’intero trasporto pubblico dal 14 al 18 ottobre 2025.
Tutto avrà inizio con i conducenti di taxi pronti a incrociare le braccia in diversi centri urbani, innescando una catena di proteste a ridosso di importanti snodi cittadini. La tensione sale in molte regioni, dove si preannunciano giornate difficili per studenti, lavoratori e famiglie che contano su orari regolari e connessioni puntuali. Potrebbe rivelarsi una settimana complessa da gestire, tra blocchi mattutini e orari ridotti, in cui ogni spostamento rischia di trasformarsi in un percorso a ostacoli.
Inizio della protesta
Martedì 14 ottobre vedrà il suo fulcro a Napoli, con i tassisti locali che si fermeranno per diverse ore, mentre in Lombardia gli addetti al trasporto merci su rotaia incroceranno le braccia, bloccando la rete di SBB Cargo Italia per ben otto ore. La prima ondata di agitazioni sembrerebbe favorire una serie di disagi dei pendolari, specialmente per chi è costretto a viaggiare da una regione all’altra per motivi di lavoro.
Gli strascichi del fermo interesseranno i collegamenti quotidiani e metteranno alla prova la capacità di reazione di armatori, imprese locali e delle stesse istituzioni. Senza una soluzione rapida, l’effetto domino potrebbe estendersi a macchia d’olio, complicando ulteriormente l’organizzazione dei viaggi nel resto della settimana.
Escalation di disservizi
Il 15 ottobre sarà La Spezia a subire 24 ore di stop, in particolare nel servizio urbano ed extraurbano di ATC. Il giorno seguente toccherà a Genova, dove si fermeranno gli addetti alla pulizia e alla manovra dei mezzi AMT, affiancati dallo sciopero di quattro ore del personale Atvo a Venezia.
Venerdì 17, invece, si preannuncia come un vero banco di prova: da un lato, partenze differite in più regioni e, dall’altro, il blocco dei treni notturni Intercity, gestiti da Elior-Divisione Polaris, che sospenderanno i servizi ferroviari dalle 16:00 del 17 alle 15:59 del giorno successivo. Una triplice forma di protesta che rischia di amplificare le criticità, in un momento in cui si cercano soluzioni rapide per salvaguardare la circolazione di merci e passeggeri.
Chiusura e riflessioni
L’epilogo di questa sequenza turbolenta arriverà sabato 18 ottobre, quando a Catania sarà il personale Amts a interrompere le corse per 24 ore, pur garantendo le fasce essenziali. Sarà probabilmente l’ultima occasione per verificare i reali effetti di un lungo braccio di ferro tra sindacati e amministrazioni locali, che dovranno trovare strategie alternative per dare continuità agli spostamenti.
Senza dubbio, questa settimana di agitazioni mette in luce la necessità di rivedere i piani di servizi ferroviari e su gomma, di rafforzare le infrastrutture e di migliorare la gestione della mobilità pubblica. Solo così si potrà affrontare ogni nuova crisi con l’adeguata alternativa e garantire un futuro più stabile al comparto dei trasporti nazionali.
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