Lavoro Pensioni Dove conviene vivere da pensionati? La mappa aggiornata delle mete fiscali

Dove conviene vivere da pensionati? La mappa aggiornata delle mete fiscali

Tunisia, Albania e Grecia emergono come nuove destinazioni per i pensionati italiani in cerca di vantaggi fiscali e un costo della vita più basso.

29 Giugno 2025 17:15

Negli ultimi anni, il fenomeno della mobilità dei pensionati italiani ha assunto contorni sempre più definiti, guidato da una vera e propria “caccia” ai regimi fiscali più vantaggiosi e a un costo della vita più sostenibile.

La tendenza a lasciare il Belpaese per trasferirsi all’estero, in cerca di una nuova dimensione di benessere, è ormai consolidata e segna una svolta nel modo di vivere la pensione, tra sogni di relax e strategie di risparmio. In questo scenario, si delineano nuove mete e vecchi paradisi fiscali che perdono appeal, ridefinendo le rotte del “buen retiro”.

La Tunisia: nuova capitale del “Buen Retiro”

Non è un caso se negli ultimi quattro anni la Tunisia abbia visto un vero e proprio boom di presenze tra i pensionati italiani, con una crescita del 46%. Oggi sono circa 7.500 gli italiani che hanno scelto di trasferirsi sulle sponde del Mediterraneo, attratti da una tassazione che colpisce solo il 20% del reddito lordo.

Qui, il costo della vita si attesta su livelli davvero concorrenziali, pari a circa un terzo rispetto a quello italiano, un dettaglio che fa tutta la differenza quando si pianifica il proprio futuro. Ma la Tunisia non è solo numeri: è anche una cultura accogliente, una distanza geografica minima dall’Italia e la possibilità di mantenere un elevato standard di vita senza rinunce.

Il tramonto del Portogallo: quando le agevolazioni finiscono

Se la Tunisia sorride, il Portogallo invece segna il passo. Il Paese lusitano, che per anni è stato la meta prediletta grazie a un’aliquota fiscale del 10%, ha visto un drastico calo di interesse da parte dei pensionati italiani dopo la fine del regime agevolato nel 2024.

La decisione del governo portoghese di eliminare queste facilitazioni è stata motivata da un’esplosione dei prezzi immobiliari, cresciuti del 78% tra il 2012 e il 2021, ben oltre la media europea. Un cambiamento che ha spinto molti a riconsiderare le proprie scelte, alla ricerca di alternative più allettanti.

Nuove frontiere e scelte strategiche

Mentre alcune destinazioni storiche perdono smalto, emergono nuove realtà pronte ad accogliere i pensionati italiani con condizioni fiscali vantaggiose. L’Albania offre addirittura un’esenzione totale sulle pensioni estere, mentre la Grecia si fa notare con un’aliquota fissa al 7% per ben 15 anni.

Anche Croazia e Slovacchia entrano in gioco con regimi competitivi, creando un vero e proprio mosaico di opportunità. In questo contesto, la scelta della meta non è mai casuale: diventa una decisione strategica, dove il mix tra benefici fiscali, qualità della vita e vicinanza all’Italia rappresenta la chiave per un nuovo inizio all’insegna della serenità e della convenienza.

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